TIS - Il Corriere Termo Idro Sanitario Gen 2023 | Page 23

www . infoimpianti . it TIS N . 397 GENNAIO-FEBBRAIO 2023
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ti rispettivamente il valore di -273,15 ° C e 0,01 ° C ma questo non modifica il fatto che la differenza di temperatura tra il punto di congelamento dell ’ acqua distillata ed il suo punto di ebollizione rimanga di 100 ° C . Stabilito questo , possiamo notare , quindi , che le scale Celsius e Fahrenheit non trovano corrispondenza nella definizione del singolo grado , il che significa che 1 ° C non corrisponde ad 1 ° F e viceversa . Per tale ragione la conversione tra le due scale deve essere eseguita attraverso un piccolo calcolo che può essere condotto avvalendosi delle seguenti formule :
T C
= ( T F - 32 ) : 1,8 e
T F
= ( T C x 1,8 ) + 32 avendo indicato con T C la temperatura espressa in gradi Celsius e T F la temperatura espressa in gradi Fahrenheit . Come esempio applicativo possiamo calcolare a che temperatura corrisponde in ° C la temperatura di 68 ° F utilizzando la prima formula :
T C
= ( 68 - 32 ) : 1,8 = 20 ° C e , viceversa , calcolare a che temperatura corrisponde in ° F la temperatura di 30 ° C utilizzando la seconda formula :
T F
= ( 30 x 1,8 ) + 32 = 86 ° F . Una particolarità è rappresentata dal fatto che le due scale termometriche forniscono lo stesso valore numerico solo per una temperatura di -40 ° C = -40 ° F .
Figura 4 – Esempio di tubo capillare con relativi attacchi a bocchettone
regolazione da parte sua della quantità di refrigerante che lo può attraversare : il capillare è un tubo a portata fissa indipendentemente dalla necessità dell ’ evaporatore di essere alimentato da una quantità maggiore o minore di refrigerante . Ne consegue che utilizzando il tubo capillare come dispositivo di espansione non è possibile controllare e / o regolare il grado di surriscaldamento che si registra all ’ u-
scita dell ’ evaporatore . L ’ unico parametro in grado di far variare la portata di fluido che lo attraversa è la differenza di pressione che si registra tra il suo ingresso e la sua uscita , ossia tra la pressione di condensazione e quella di evaporazione . Al crescere della prima si ottiene un maggior flusso di refrigerante mentre al crescere della seconda , tale flusso tende a ridursi . Quando il fluido frigorifero allo stato liquido entra nel tubo capillare inizia a essere soggetto a notevoli fenomeni di attrito provocati dalla ristrettezza del diametro del tubo . Il liquido è costretto a scorrere secondo una piccola vena che , quando giunge in corrispondenza dell ’ uscita del tubo , tende a nebulizzarsi , espandendosi e dando luogo a una improvvisa caduta di pressione . In tale fenomeno , la pressione a monte del tubo rappresenta l ’ azione motrice nei riguardi del movimento del liquido , mentre la pressione a valle rappresenta l ’ azione resistente a tale movimento .
Una delle problematiche più comuni che possono affliggere il tubo capillare è il suo inavvertito schiacciamento , che provoca una indesiderata riduzione della sua sezione e quindi una riduzione della portata di refrigerante che lo attraversa : in questo caso la pressione a valle del tubo capillare risulta essere inaspettatamente inferiore al suo valore standard e l ’ evaporatore risulterà ricevere una quantità di refrigerante minore di quella che riceve in condizioni di funzionamento nominale . Concludendo , possiamo dunque affermare che il tubo capillare non ha capacità di regolazione del flusso di refrigerante che lo attraversa , come invece può essere per una valvola di espansione a regolazione manuale , pneumatica o elettronica . Questo fatto comporta che l ’ evaporatore non viene alimentato costantemente con la necessaria quantità di refrigerante in tutti quei casi in cui le condizioni di scambio termico sono difformi da quelle standard che sono state previste in fase di progettazione del circuito frigorifero . ( Pierfrancesco Fantoni , interfred . it )
Come fa il tubo capillare del circuito frigorifero di un condizionatore split “ a sapere ” quanto refrigerante far passare affinché l ’ evaporatore funzioni correttamente ?
Il tubo capillare è uno dei possibili dispositivi di espansione che possono venire utilizzati nei circuiti frigoriferi per provocare un drastico abbassamento della pressione e della temperatura del refrigerante . Data la sua estrema semplicità costruttiva , esso viene impiegato , generalmente , nelle apparecchiature di più piccole dimensioni che si caratterizzano per costi capitali contenuti . Esso non risulta altro che essere un finissimo tubo in rame di diametro e lunghezza variabile a seconda delle necessità : il diametro è dell ’ ordine di grandezza del millimetro , anche se in certi casi può giungere ad essere di un decimo o un ventesimo di millimetro o anche meno , mentre la sua lunghezza solitamente è superiore a 1 metro – 1,2 metri circa . La sua semplicità costruttiva lo rende un componente economico , di facile gestione e di ingombri limitati , dato che tradizionalmente viene avvolto in piccole matasse circolari in modo che il volume occupato risulti essere molto piccolo . In alcuni casi , specialmente nei circuiti di piccole apparecchiature per la refrigerazione , viene attorcigliato attorno alla tubazione di aspirazione del compressore per realizzare un rudimentale scambiatore di calore tra i due componenti . Ulteriore positiva caratteristica è che esso può essere percorso indifferentemente in un senso o in quello opposto dal refrigerante , fatto che rende particolarmente semplice l ’ inversione di ciclo che è prevista su alcune apparecchiature per il condizionamento per poterle far funzionare in raffrescamento o in pompa di calore . Data la sua estrema semplicità costruttiva non è lecito attendersi alcuna capacità di