the mente giugno 2014 | Page 24

Il problema P erché comincia tutto con il guardarsi allo specchio e vedere un mostro, con lo stare in casa al sabato sera perché ci si vergogna ad essere osservate, per la semplice paura di essere giudicate per l’aspetto esteriore. Quando crolli, l’unica soluzione che viene in mente è tagliarti, forse per fare uscire il dolore, forse per non pensare a tutti i problemi perché la mente si concentra sulle ferite. In fondo, è una scappatoia a tutte le altre difficoltà. Prima o poi se ne esce, magari per merito di un ragazzo, magari perché si iniziano ad avere degli idoli quindi si promette a sé stesse di non farlo più oppure per il semplice motivo che i brutti periodi finiscono. A volte durano settimane, a volte mesi e addirittura in certi casi, si arriva ad un anno ma TUTTO QUESTO DOLORE FINISCE. Ogni ragazza sogna il proprio matrimonio e penso che nessuna voglia usare dei guanti lunghi fino ai gomiti per coprire delle cicatrici che ci si è fatte da adolescenti. Quindi quando si inizia a crescere si smette, si ha paura che qualcuno veda le conseguenze che il dolore ha portato sulla propria pelle. Adesso essere autolesionista è quasi una moda, lo si dice a tutti, anche sui Social Network e quindi diventa quasi un trofeo da esibire, ma queste persone che lo urlano al mondo, non si fanno davvero del male: molto probabilmente inventano, perché chi si odia, fa fatica ad ammetterlo anche a sé stessa. Ci si vede come un errore, come una punizione data da Dio alle persone che ci conoscono e si vuole morire, anche perché lo si è già dentro. Le chiamano ‘pazze e depresse’, ma la vera pazzia è insultare tanto una persona da indurla a fare tutto questo. Ci si mettono dei cerotti sopra i tagli come i sorrisi finti per nascondere la tristezza, non si chiama più ‘vivere’ ma ‘sopravvivere’. Non posso imporvi di buttare la lametta, le forbici o altro, posso solo dirvi che il dolore prima o poi finisce, prima o poi si ricomincia a vivere e dovrete essere pronte perché a volte l’impatto con la vita è più difficile di quanto sembra. Andate davanti lo specchio, ditevi ‘sono bella’, URLATELO! Non siete sole. Io ne sono uscita, non è un’impresa impossibile. 24