THE MAGAZINE N.2 | 页面 60

EMMA VILLAS THE MAGAZINE
anni di tennis – rimane inarrivabile . Monumentale da ogni punto di vista , il preziosissimo tomo indaga gli antenati del gioco andando indietro fino alle civiltà arcaiche , ci dice che racchetta deriva probabilmente dall ’ arabo rahat , che significa palmo della mano , che il primo utilizzo della parola tennis lo troviamo nientemeno che in William Shakespeare , e poi qualche migliaio di altre cose che ne fanno quello che il grande giornalista Enzo Biagi definì “ Il libro italiano più conosciuto dopo la Divina Commedia e Pinocchio ”.
“ Il fascino profondo di questo gioco è che molto spesso siamo noi stessi il principale avversario da battere ”
And once again it is Clerici , who has himself written quite a few books , who tells us that one – 500 anni di tennis ( 500 years of tennis ) – is still the unrivalled “ bible ” of the tennis world . Monumental in every way , this invaluable volume investigates the game ’ s ancestry going all the way back to ancient civilisations , tells us that the word “ racket ” probably derives from the Arabic rahat , meaning palm of the hand , and that the first use of the word tennis is found in none other than William Shakespeare , and then throws in a few thousand other things that make it what the great
“ The deep fascination of this game is that very often we are in fact playing against ourselves ”
Scherzava , certo , ma alla maniera di Pulcinella , mettendoci dentro anche un po ’ di verità , poiché il libro – miniera autentica di tutto ciò che riguarda il gioco , arte inclusa – è tradotto e famoso dagli Stati Uniti al Giappone , passando per abbondanti pezzi d ’ Europa .
Marmo bianco e terra rossa : Roma Dicevamo di Wimbledon , e del fatto che il gioco ha i suoi templi in giro per il mondo . Uno , senza ombra di dubbio , sta a Roma , in seno al Circolo del Tennis del Foro Italico , che è anche sede , ogni maggio , degli Internazionali d ’ Italia , appuntamento tra i più prestigiosi dei circuiti WTA e ATP , vale a dire il tennis mondiale , rispettivamente femminile e maschile , ai suoi livelli più alti . La progressiva crescita del torneo ha portato negli anni alla realizzazione del nuovo Stadio del Tennis , che tutti chiamano “ centrale ”, e più di recente della Grand Stand Arena . Ma è il terzo campo , in ordine di capienza , quello che da solo vale la visita : dal 2006 è intitolato a Nicola Pietrangeli , campione degli anni Cinquanta e Sessanta e capitano dell ’ Italia che vinse la Coppa Davis nel 1976 , ma sta lì dal 1934 , con il nome di Stadio della Pallacorda . Bisogna avvicinarsi per guardarlo davvero , che è regola aurea per quasi tutte le forme di bellezza . Solo così si rivela al passante l ’ esistenza di una conca fatta di gradoni in marmo bianco di Carrara , in fondo ai quali la terra rossa del campo è calamita . I pini di Roma tutto intorno fanno il resto , insieme al cielo di queste parti . È probabile che lo troviate azzurro , ma l ’ eventualità di qualche nuvola lo renderebbe “ michelangiolesco ”. Potenza del luogo .
journalist Enzo Biagi called “ the best-known Italian book after the Divine Comedy and Pinocchio ”. He was joking , of course , but there is a kernel of truth here , since this book – a genuine mine of all information relating to the game , including art – is translated and famous from the United States to Japan , including across large chunks of Europe .
White marble and red clay : Rome We were talking about Wimbledon , and the fact that the game has its sacred and hallowed places all around the world . One such place is most definitely in Rome , at the Foro Italico Tennis Club , which is also the venue , every May , for the Italian Open , one of the most prestigious events on the WTA and ATP circuits and thus in world tennis , for women and men respectively , at its highest level . Because of the gradual growth of the tournament over the years , a new tennis stadium was constructed , known by everyone as the Central Stadium , supplemented more recently by the Grand Stand Arena . But it ’ s the third court ( in terms of capacity ) that alone is worth the visit : since 2006 it has been named after Nicola Pietrangeli , champion player in the 1950s and 1960s and captain of the Italian team that won the Davis Cup in 1976 , but it has been there since 1934 , under the name of Stadio della Pallacorda . As with anything beautiful , you have to see it up close to really appreciate it . And what you will see is that the court sits in a hollow in the ground surrounded by white Carrara marble steps , to which the red clay of the court is attracted like a magnet . The pine trees of Rome that surround the stadium do the rest , with the sky . It will most likely be blue , but the possibility of a few clouds can make it “ Michelangeloesque ”. It ’ s a powerful place .
58