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ANIMA /// Santuari Santuario del Santissimo Crocifisso (Ostra) Alla chiesa di San Gregorio, detta anche Santuario del Santissimo Crocifisso, arrivano ogni anno tantissimi pellegrini. Edificata nell’anno 1333, come testimonia un’iscrizione in cotto sopra il portale. Il richiamo ai fedeli è esercitato soprattutto dal Cristo agonizzante di Bartolomeo Silvestri da Verucchio, scultura lignea di intenso realismo espressivo, tipico dell’età barocca, di fronte alla quale ci si raccoglie in preghiera rimettendo i propri peccati e chiedendo a Dio di ascoltare le proprie preghiere. 14 / WHY MARCHE Basilica di S. Giuseppe da Copertino (Osimo) San Giuseppe da Copertino è senza dubbio uno dei santi più amati dai fedeli ed una delle personalità più interessanti della mistica cristiana. Osimo è il centro del culto di questo Santo che è anche protettore degli studenti, dell’aviazione cattolica anglosassone e dei paracadutisti cattolici della NATO. Per celebrare la sua beatificazione avvenuta nel 1753, i Frati Minori Conventuali decisero di rimodernare la Basilica a lui dedicata ed affidarono il lavoro all’architetto Andrea Vici. Dal 1771 sotto l’altare viene conservata la salma del Santo. Una curiosità: le stanze del santo, conservate nello stato originale, comprendono le tre camerette che ospitarono S. Giuseppe da Copertino dal 1657 al 1663 e l’oratorio dove celebrava la santa Messa. Santuario Madonna della Rosa (Ostra) Oggi diciamo di vivere nella società dell’immagine. Ma se scaviamo nella storia scopriamo che è sempre stato così! A breve distanza dal centro di Ostra, c’era un’edicola in cui si venerava una immagine della Vergine che nella mano sinistra teneva un fiore: fu per questo che i fedeli cominciarono ad invocarLa col nome di Madonna della Rosa. Leggenda racconta che nel 1666, in un giorno di maggio, una fanciulla, in segno di devozione, pose un giglio davanti alla Madonna della Rosa: il fiore, con grande meraviglia di tutti, rimase per mesi fresco e profumato. Questo fu interpretato come un miracolo e da quel momento in poi folle immense di fedeli accorsero ai piedi della Vergine Santa e i miracoli, si narra, continuarono. Due anni dopo, al posto dell’edicola, venne eretta una chiesa. Il clamore dei miracoli della Madonna della Rosa, arrivano fino in Vaticano e nel 1726 la Cappella divenne santuario.