Tesi Robotica Algoritmi ed architetture per la risoluzione di... | Page 20

1.3. FILTRAGGIO SPAZIALE 20 Ovviamente il lettore più smaliziato potrà saltare a pié pari la trattazione di questi strumenti e dedicarsi direttamente allo studio degli algoritmi. 1.3 Filtraggio spaziale Il filtraggio spaziale opera direttamente sui pixel dell’immagine per ottenerne l’uscita. Nell’ipotesi di considerare trasformazioni lineari e spazio invarianti, il valore del pixel dell’immagine risultante che chiameremo Imr (x, y) è dato da una combinazione lineare dei livelli di grigio di Im(x, y) (greyscale image), pesati secondo opportuni coe cienti w(·, ·), che solitamente appartengono ad una finestra di dimensioni fissate I ◊ J, detta anche maschera del filtro (mask). Pertanto avremo che: Imr (x, y) = ÿ w(i, j) Im(x + i, y + j) i,jœWIJ Considerando la seguente maschera 3 ◊ 3: w(≠1, ≠1) w(0, ≠1) w(1, ≠1) w(≠1, 0) w(0, 0) w(1, 0) w(≠1, 1) w(0, 1) w(1, 1) Tabella 1.1: Maschera filtro 3 ◊ 3 Se la porzione di immagine da elaborare è: ··· Im(x ≠ 1, y ≠ 1) Im(x, y ≠ 1) Im(x + 1, y ≠ 1) ··· Im(x ≠ 1, y) Im(x, y) Im(x + 1, y) ··· Im(x ≠ 1, y + 1) Im(x, y + 1) Im(x + 1, y + 1) ··· Tabella 1.2: Porzione 3 ◊ 3 dell’immagine Otteniamo la seguente somma di moltiplicazioni: Imr (x, y) = w(≠1, ≠1)Im(x≠1, y≠1)+w(≠1, 0)Im(x≠1, y)+. . .+w(0, 0)Im(x, y)+. . .+w(1, 1)Im(x+1, y+ L’e etto dell’elaborazione dipende dai coe cienti della maschera.