Tesi di Laurea di Davide Roberto in Etnomusicologia (Dams - Musica) Tesi di Laurea in Etnomusicologia di D. Roberto | Page 64

numeri di “vutate” in quanto seguono la struttura delle strofe cantate. Ritmicamente sul tamburo la “vutata” è battuta in uno ed è composta in ogni colpo da tempi forti e accentuati; la si realizza con uno “schiaffo” al centro della membrana, e la mano che sorregge il tamburo fa sì che vengano scossi i sonagli. I movimenti della mano destra sulla membrana possono avvenire sia lungo l’asse orizzontale del tamburo o lungo l’asse verticale. Lungo l’asse verticale, si attesta un tipo di tecnica, che, in alcune zone della Campania è simile a quella salentina 134 nella contrapposizione pollice-dita per le duine, e dita-pollice per le terzine. La particolarità sta nel fatto che sul primo tempo forte, al posto del colpo con il pollice, vi può essere uno schiaffo dato con la mano, in particolare modo con il palmo. Per quanto riguarda la successione dei colpi nella terzina, questa si realizza nella parte della membrana più vicina alla cornice, e con la seguente successione di colpi: dita-pollice-dita. Vi è anche il caso in cui la terzina risulta essere una successione di due colpi dati con le dita (di cui il primo in battere) e il colpo del pollice in levare 135 . Lungo l’asse orizzontale - che risulta il più comune nel caso campano invece, si può attestare una contrapposizione che, difatti proprio per esaltare il primo tempo forte, diviene schiaffo-dita. Questo crea la successione delle duine, con la mano intera che percuote il centro della membrana e le dita che interamente percuotono la parte della membrana vicina la cornice ed i sonagli 136. Per quanto riguarda le terzine vi è una contrapposizione dei colpi dita-pollice. Come nel movimento lungo l’asse verticale, la terzina si realizza nella parte della membrana più vicina alla cornice, e con la seguente successione di colpi:dita-pollicedita. Vi è, anche qui, la possibilità di realizzare la terzina tramite la successione di due colpi dati con le dita e il colpo del pollice. Ma, vi è anche il caso - che illustrerò di seguito con i frames - in cui la terzina è 134 FEBO GUIZZI E NICO STAITI, Le forme dei suoni: l’iconografia del tamburello in Italia, Op. Cit., pag. 28. 135 Per questa successione si osservino le illustrazioni delle figure 11 a) e 11 b) a pag. 21. 136 Ricollegandomi alla presenza delle varianti esecutive sulla tammorra, come indicato ad inzio paragrafo, vorrei, comunque segnalare la possibilità di avere le duine tramite la successione di ditapollice. In questo caso, vi è la contrapposizione di colpi dati tramite tutte le dita con uno schiaffo in battere sulla membrana ed il ritorno a “bilanciere” del pollice in levare. 64