Tesi di Laurea di Davide Roberto in Etnomusicologia (Dams - Musica) Tesi di Laurea in Etnomusicologia di D. Roberto | Page 54

levare. Resta il fatto, che, comunque il primo colpo in battere (la “botta”) nel primo movimento della battuta, risulta essere quello più presente, anche, perché effettuato al centro della membrana con tutta la forza percussiva del colpo del pollice. Questo tipo di cellula ritmica era peculiare nello stile di pizzica di Pino Zimba, che, ne faceva uso insieme alla tradizionale scansione delle terzine, come abbiamo analizzato nella prima tecnica. La trascrizione, secondo il metodo di Guizzi e Staiti, è la seguente: sonagli Colpo chiaro Colpo scuro 3 3 Come potete notare, ho indicato il quarto colpo, ovvero la quarta croma in terzina, tra parentesi, ciò per sottolineare come questo colpo che avviene spesso sulla stessa rotazione del pollice sia poco distinguibile sulla membrana e risulta essere accennato. Infatti, risulta molto più distinguibile il suono dei sonagli, in quanto l’azione percussiva avviene proprio nella parte superiore del tamburello dove risuonano essi stessi. Preciso, che, comunque nell’esecuzione di Pino Zimba e anche nel mio stesso modo di suonare e reinterpretare il suo ritmo di pizzica, vi è anche l’inserimento di sezioni più terzinate, che, fanno parte della prima tecnica più comune già descritta 114. Queste possono essere accentuate in maniera alterna o continua 115 in battere, al fine di sostenere la melodia del violino nella pizzica tarantata. Inoltre specifico, che, anche in Pino Zimba, come in tutti i suonatori tradizionali di pizzica sul tamburello vi è la comunanza di dar comunque sempre un maggior risalto all’accento in battere, sul primo movimento della battuta, caratteristica che è cardine della ritmica salentina. 114 115 Cfr. par. 3.3.2 pag. 37. Cfr. par. 3.3.1 pag. 34. 54