Tesi di Laurea di Davide Roberto in Etnomusicologia (Dams - Musica) Tesi di Laurea in Etnomusicologia di D. Roberto | Page 53

Analizzo la mia esecuzione videoregistrata, del ritmo di pizzica sul tamburello, eseguito tenendo conto dello stile di Pino Zimba. Tengo a precisare, che la tecnica che Pino Zimba utilizzava è quella che ho appreso, essendo stato presente al seminario sulla pizzica tarantata di Luigi Stifani tenutosi in Andria in cui egli stesso partecipava, seguendolo per i suoi vari concerti, in cui ho avuto, anche, la possibilità e l’onore di suonarci assieme. 1. Il primo suono accentuato in battere con il primo colp (la “botta”), a 2.10.368 min., è ottenuto con il pollice al centro della membrana. 2. Il secondo colpo a 2.10.629 min. è effettuato con il movimento della mano in senso antiorario di ritorno sullo stesso pollice. Come in Pino Zimba questo colpo nell’esecuzione ritmica di pizzica risulta essere inaudibile sulla membrana a causa della velocità del ritmo stesso e della rotazione che avviene sul pollice. Tramite l’analisi video dimezzato di velocità è stato possibile selezionare il frame è poter distingure questo colpo nella forma d’onda. 3. In levare, a 2.10.764 min., il suono accentuato, percosso con il terzo colpo delle dita verso il centro della membrana, conclude il primo movimento del ritmo di pizzica, che, i questo caso corrisponde ad una semiminima e croma, entrambe accentuate in terzina. 4. Il quarto colpo in battere, a 2.11.000 min., è ottenuto con il pollice nella parte superiore della membrana del tamburello. Questo è il primo colpo all’interno della terzina presente nel secondo movimento. 5. Con la mano che si sposta in senso antiorario, sulla stessa rotazione e ritorno del pollice nella parte superiore della membrana del tamburello, si ottiene il quinto colpo a 2.11.204 min. Questo tipo di esecuzione contraddistingueva Pino Zimba, che, non utilizzava il ritorno pollice-indice tanto quanto quello effettuato sulla stessa rotazione e ritorno del solo pollice. Anche questo suono essendo percosso velocemente, spesso sulla stessa rotazione del pollice, risulta poco distinguibile nel suono della membrana. I sonagli invece risuonano, in quanto la percussione avviene comunque proprio nella parte superiore della membrana del tambure llo, vicino la cornice, ove sono allocati gli stessi sonagli. 6. In levare, a 2.11.403 min., il sesto suono percosso con le dita verso il centro della membrana conclude la terzina del secondo movimento nella battuta in 2/4. In questa tecnica descritta si delinea una successione di semiminima accentuata e croma accentuata in terzina seguita da terzina, di cui l’ultima croma è accentuata. Dalla pratica e anche dall’ascolto di Pino Zimba si deduce una tendenza ad accentuare e valorizzare i colpi in 53