Tesi di Laurea di Davide Roberto in Etnomusicologia (Dams - Musica) Tesi di Laurea in Etnomusicologia di D. Roberto | Page 51

percussione reciproca dei piattini. Il cui movimento viene controllato mediante scuotimenti della cornice impressi dalla mano di supporto o mediante lo smorzamento del secondo colpo dato dal pollice, che diviene pressoché inaudibile: piattini membrana È questo il caso, ad esempio delle esecuzioni di pizzica tarantata da parte dei più bravi suonatori di Salento.” 112 Qui di seguito riporto i frames 113 più significativi estratti dall’esecuzione di Pino Zimba. 1. Il primo colpo in battere sul centro della membrana (la “botta”). 2. Colpo inaudibile (all’interno della terzina) effettuato sul ritorno del pollice con la mano che si muove in senso antiorario. 3. La mano si sposta in senso orario ed è ottenuto il suono in levare accentuato con la percussione delle dita verso il centro della membrana. Qui si conclude il primo movimento all’interno della battuta in 2/4. 4. Suono in battere del pollice nella parte superiore della membrana del tamburello più vicina alla cornice ed ai sonagli. Primo colpo all’interno della terzina nel secondo movimento. 5. Ritorno pollice-indice con la mano che si muove antiorario. Questo suono risulta essere il secondo colpo all’interno della terzina del secondo movimento. 6. Si conclude il ciclo ritmico di pizzica, con la mano, che, si sposta in senso orario, per percuotere il suono in levare, con il terzo colpo delle dita dato al centro della membrana. Questo risulta essere il terzo colpo accentuato e conclusivo della terzina nel secondo movimento della battuta in 2/4. 112 FEBO GUIZZI, NICO STAITI, Le forme dei suoni: l’iconografia del tamburello in Italia, Op. Cit., pag. 28. 113 Questi fotogrammi sono stati estrapolati nel momento iniziale dell’esecuzione di pizzica tarantata, precisamente dai minuti 2 9 :5 7 .3 2 0 a 2 9 :5 8 .9 2 0 d e l vi d eo . 51