Tesi di Laurea di Davide Roberto in Etnomusicologia (Dams - Musica) Tesi di Laurea in Etnomusicologia di D. Roberto | Page 47

Per Francesco, per i salentini di una certa età che vivevano il dramma del tarantismo o della terra del salento emarginato 98, la puteca de vinu diveniva un rifugio dove stordirsi con l’ebbrezza del vino e dove suonare pizzica stando insieme. Qui Pino Zimba stando con il padre e gli zii, viene iniziato al vino e ad avere un tamburello tra le mani. Pino Zimba oltre ad esser stato testimone diretto, all’interno del rituale del tarantismo e della cura dal morso della tarantola, ha partecipato in veste di suonatore e cantante dapprima, nel gruppo degli Officina Zoè e poi negli Zimbaria. Gruppi con i quali ha riproposto il repertorio tradizionale salentino. Il successo del suonatore Pino Zimba lo si ha con la consacrazione nel film di Edoardo Winspeare “Sangue vivo”, in cui partecipa in veste d’attore. Questo film e parallelamente la presenza di Pino Zimba, anche, nel circolo della Notte della Taranta, ha fatto esplodere il reinteresse nei suoi confronti. Inoltre è riesploso l’interesse nei confronti della pizzica pizzica e del Salento. Pino nei gruppi in cui ha partecipato suonava tamburelli costruiti da Vito Giannone. 99 Come egli stesso afferma - nel video 100 preso come riferimento per la tecnica della pizzica - “Questo non è il tamburello “tradizionale”, ma c’è stato anche un’evoluzione sui tamburelli moderni.” Infatti oltre alla mancanza dell’impugnatura a fessura, i sonagli sono in ottone e triangolari, la cornice del tamburello è colorata di nero, ed anche la membrana molto più sottile rispetto ai tamburi tradizionali, presenta dei disegni concentrici sempre dello stesso colore. 98 La puteca de vinu, a testimonianza di Luigi Chiriatti, era il rifugio sicuro per uomini soli, oppure vecchi abbandonati, ma era anche rifugio accogliente per emarginati, incompresi, disperati, ed altri poveri cristi perseguitati dalla legge per piccoli furtarelli, per lo più praticati da gente povera che li compiva non certo per arricchirsi, ma unicamente per il sostentamento della famiglia. 99 Costruttore in Calimera (Lecce), di tamburelli tradizionali salentini, tammorre e percussioni tradizionali del centro-sud. 100 Videocassetta n. 2 (Seconda Serata) 6 settembre 2003 - centro studi: GDS/VCSM22 – FESTIVAL DI MUSICA ETNICA “SUONI DAL MEDITERRANEO” Andria - Sesta Edizione (anno 2003) - © by Ruggiero Inchingolo. 47