Tesi di Laurea di Davide Roberto in Etnomusicologia (Dams - Musica) Tesi di Laurea in Etnomusicologia di D. Roberto | Page 41
3.3.3 Seconda tecnica 89
Un altro modo di eseguire il ritmo di Pizzica è quello di dare
l’accento con le dita unite della mano anziché col pollice.
Ritmicamente non c’è alcuna differenza rispetto al primo modo, ma
certamente l’effetto che ne deriva risulta diverso poiché la successione
dei colpi cambia; proprio per questo si può parlare piuttosto di una
differenza timbrica. La su ccessione ora non è più “POLLICE-RITORNO
POLLICE
E
INDICE-DITA”,
ma
“DITA-POLLICE-RITORNO
POLLICE”. Un movimento in senso orario e non antiorario come nella
prima tecnica.
3.3.4 Tecnica zona Grottaglie-Villa Castelli-Cisternino-Ostuni –
Analisi video
Secondo le informazioni raccolte da Gianni Amati e Annamaria
Bagorda 90, questa tecnica musicale sul tamburello è legata alle zone
brindisine dell’Alto Salento, nell’area di Grottaglie, Villa Castelli fino a
giungere ad Ostuni. In quest’area la pizzica-pizzica è fuori dall’area di
interesse della Notte della Taranta e dalle logiche commerciali della
riproposta. In quest’area - precisamente in Grottaglie - era anche
presente il fenomeno del tarantismo, che però, aveva un suo proprio
santo: San Vito.
I contesti in cui Gianni Amati e Annamaria Bagorda hanno potuto
constatare la pizzica-pizzica nell’area dell’Alto Salento sono quelli del
carnevale ostunense; delle serenate in cui i suonatori vengono fatti
89
Questa è un tipo di tecnica che, come ho già scritto, riporto dall’opera di MANGIA MAURIZIO,
“Metodo per tamburello: la pizzica: tecnica di base e avanzata dell’antica tarantella.”. Lo stesso Mangia
Maurizio circa la potenza ritmica della “botta” descrive come sia più utile la tecnica che prevede
l’accento forte sulla percussione effettuata tramite il pollice nella prima tecnica già descritta. E appunto
per questo Mangia Maurizio parla di differenza timbrica. Ciò trova conferma anche nella mia personale
pratica sul tamburello. Questa seconda tecnica descritta, infatti, risulta essere una tecnica desueta per la
pizzica. Come vedremo più avanti, questa tecnica è però riscontrabile in Calabria.
90
Gianni Amati e Annamaria Bagorda, originari della zona di Fasano. Attualmente iscritti al corso di
laurea in antropologia culturale, sono entrambi suonatori, rispettivamente di tamburello ed organetto.
Legati alla passione per le tradizioni popolari, frequentano le feste tradizionali presenti in Puglia e nel
centro-sud, documentandosi con filmati e registrazioni audio da loro stessi realizzati. Difatti, dispongono
di un considerevole archivio video ed audio circa le feste tradizionali, i balli ed i suonatori. Questa
documentazione ha portato loro, a conoscere meglio le tradizioni, presenti vicino loro zona di origine, e
quindi, anche quella dell’alto salento, in Ostuni, Grottaglie, Villa Castelli e Cisternino.
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