Tesi di Laurea di Davide Roberto in Etnomusicologia (Dams - Musica) Tesi di Laurea in Etnomusicologia di D. Roberto | Page 26

percussione senza sostanziali varianti. L’andamento ritmico è composto da lunghe serie di terzine interrotte da una semiminima e una croma. Questa tecnica si trova anche in Campania con il colpo sul battere dato con uno schiaffo al centro della pelle. In Sicilia vi è una combinazione tecnica tra quella salentina e quella del centro Italia. La tecnica Calabrese è simile a quella del centro Italia. Lo spostamento avviene lungo l’asse verticale della membrana. La mano è tenuta con il pollice aperto e contrapposto alle dita raggrupate. Il primo colpo è dato con la punta delle dita, il secondo con le nocche delle dita, il terzo con il pollice. I primi due colpi si ottengono ruotando il polso in senso orario, facendo percuotere la membrana dalla punta delle dita per poi far scivolare le nocche sulla stessa pelle. Nel colpo del pollice il polso ruota in senso antiorario. Fi g ur a 1 2 . S ucc e ss io ne co lp i ter zi n a ne lla te c ni ca ca lab r es e. Per quanto riguarda il rapporto del tamburello rispetto al corpo secondo Guizzi e Staiti, l’uso stesso del tamburo a cornice - coinvolgendo arti, mani e polsi – è visto come una proiezione dinamica degli impulsi motori del suonatore. 50 Ritmicamente per la maggior parte degli stili musicali del tamburello, vi è di base il riferimento al gruppo di tre note spesso trascritto come terzina, ma che ha un andamento ambiguo tra il binario e ternario. Di solito vengono accentati il primo e l’ultimo colpo di questa figura, dando una ritmicità che spesso ricorda lo Swing, poichè l’ultimo colpo, cioè il levare, è leggermente ritardato come il levare nella ritmica jazz e viene 50 FEBO GUIZZI, NICO STAITI, Le forme dei suoni: l’iconografia del tamburello in Italia, pag. 27. 26