Tennis World Italia n. 52 Tennis World Italia n. 52 | Page 9
ragazzo – che assieme a Federer sta terzo set è stato il primo e unico momento in
continuando ad alzare l’asticella del mito – cui l’austriaco si è trovato avanti nel
mal che va, vince. Se, invece, va bene – e va punteggio in tutta la partita. E questo già
spesso bene -, domina. basterebbe a intendere il livello di pathos che
si respirava sul Philippe Chatrier.
Se è vero andava puntato il dito verso
Dominic Thiem quale unica alternativa a Risulta ancora oggi difficile tracciare una
Nadal, tale alternativa non era poi così linea che separi gli enormi meriti di Nadal dai
credibile. L’austriaco è l’unico ad aver battuto demeriti di una concorrenza debole, quasi
Rafa sulla terra nelle ultime due stagioni: c’è impalpabile. È troppo forte lo spagnolo o è
riuscito a Roma nel 2017 e a Madrid troppo scarsa la resistenza? Rispondere in
quest’anno, ma è doveroso ricordare modo univoco è impossibile, che siano vere
l’enorme differenza che intercorre tra i quarti e collegate entrambe le cose invece è
di finale di un Master 1000 e la finale di uno probabile. In questo continuo passo a due
Slam. Si parla praticamente di due sport anacronistico, quasi fuori dal tempo, Roger e
differenti. E così è stato a Parigi dove Rafa continuano a sorpassarsi, stuzzicarsi,
Dominic ha raggiunto per la prima volta la contrastarsi. Assurdo immaginare che nel
finale di un Major, superando in semifinale il 2018 gli ultimi sei Slam sono stati affar loro
nostro Marco Cecchinato, e tutto sommato la con tre successi a testa. Assurdo anche
sua è stata una finale onesta, discreta. constatare come nell’era dominata dai record
Risultato? 3-0 secco. L’1-0 di vantaggio nel di Roger Federer coi 20 Major su tutti, il più