Tennis World Italia n. 52 Tennis World Italia n. 52 | Page 13

completata prima nell'era Open solo da Laver e Borg, la sfida delle sfide oggi fa un po' meno paura. La complessità, però, deriva da altri fattori. ““Dopo un mese e mezzo sul duro in America” spiegava, “e una stagione lunga sul rosso, se arrivi a vincere il Roland Garros hai giocato per tanto tempo al massimo, mentalmente e fisicamente” diceva Nadal. Sapere di essere solo a metà del percorso richiede un adattamento diverso da quello di Borg, che nei primi giorni di allenamento al Cumberland Club dove si preparava per i Championships infilava una stecca dietro l'altra. Ma non riuscirà, come i grandi campioni di oggi, a trattare il trionfo e la disfatta nello stesso modo. Nadal, che al Roland Garros ha tirato più della metà dei suoi dritti girando intorno al rovescio, col suo colpo migliore ha ottenuto 126 vincenti e commesso 166 errori, rivela Craig O'Shannessy sul sito dell'ATP. Ma sull'erba, per un Nadal maturo che a 32 anni rimane artista del rosso nel segno della brevità degli scambi, il consiglio del golfista Severiano Ballesteros fa da guida a un desiderio da trasformare in azione. “Un grande atteggiamento vale di più di un grande swing”. E se lo dice una leggenda che su un altro tipo di green ha vinto cinque major e cinque Ryder Cup, c'è da credergli. Rispetto al passato, spiegava l'anno scorso all'agenzia Reuters, la transizione dalla terra all'erba è più facile se si guarda solo alla tecnica dei colpi. Se Rafa e Federer, in pochi anni, sono riusciti a vincere Roland Grros e Wimbledon nello stesso anno, impresa L'erba, comunque, ha un altro re. Il sole di Federer ha iniziato a salire all'orizzonte di Church Road nel 2001. “Ho perso contro un giocatore di talento che ha grandi colpi e un ottimo gioco da erba” disse Pete Sampras che aveva appena perso dal suo erede. I Doherty Gates, l'avremmo capito col tempo, si aprivano a un nuovo futuro. Nessuno, fra i giocatori in attività, ha una percentuale di vittorie sull'erba più alta della sua. Solo Don Budge, Bill Tilden, Bobby Riggs, Fred Perry, René Lacoste e Ellsworth Vines hanno record migliori. Ma le leggende degli anni '30 hanno giocato molte meno partite dello svizzero, sempre più vicino a superare il record di successi di Jimmy Connors su questa superficie. Federer qui ha vinto 18 tornei sui 42 disputati (prima di Halle, NdA). Solo altri due giocatori nella storia, Bill Tilden e Pete Sampras, hanno raggiunto la doppia cifra.