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completata prima nell'era Open solo da
Laver e Borg, la sfida delle sfide oggi fa un
po' meno paura. La complessità, però, deriva
da altri fattori. ““Dopo un mese e mezzo sul
duro in America” spiegava, “e una stagione
lunga sul rosso, se arrivi a vincere il Roland
Garros hai giocato per tanto tempo al
massimo, mentalmente e fisicamente” diceva
Nadal. Sapere di essere solo a metà del
percorso richiede un adattamento diverso da
quello di Borg, che nei primi giorni di
allenamento al Cumberland Club dove si
preparava per i Championships infilava una
stecca dietro l'altra. Ma non riuscirà, come i
grandi campioni di oggi, a trattare il trionfo e
la disfatta nello stesso modo.
Nadal, che al Roland Garros ha tirato più
della metà dei suoi dritti girando intorno al
rovescio, col suo colpo migliore ha ottenuto
126 vincenti e commesso 166 errori, rivela
Craig O'Shannessy sul sito dell'ATP. Ma
sull'erba, per un Nadal maturo che a 32 anni
rimane artista del rosso nel segno della
brevità degli scambi, il consiglio del golfista
Severiano Ballesteros fa da guida a un
desiderio da trasformare in azione. “Un
grande atteggiamento vale di più di un
grande swing”. E se lo dice una leggenda
che su un altro tipo di green ha vinto cinque
major e cinque Ryder Cup, c'è da credergli.
Rispetto al passato, spiegava l'anno scorso
all'agenzia Reuters, la transizione dalla terra
all'erba è più facile se si guarda solo alla
tecnica dei colpi. Se Rafa e Federer, in pochi
anni, sono riusciti a vincere Roland Grros e
Wimbledon nello stesso anno, impresa
L'erba, comunque, ha un altro re. Il sole di
Federer ha iniziato a salire all'orizzonte di
Church Road nel 2001. “Ho perso contro un
giocatore di talento che ha grandi colpi e un
ottimo gioco da erba” disse Pete Sampras
che aveva appena perso dal suo erede. I
Doherty Gates, l'avremmo capito col tempo,
si aprivano a un nuovo futuro.
Nessuno, fra i giocatori in attività, ha una
percentuale di vittorie sull'erba più alta della
sua. Solo Don Budge, Bill Tilden, Bobby
Riggs, Fred Perry, René Lacoste e Ellsworth
Vines hanno record migliori. Ma le leggende
degli anni '30 hanno giocato molte meno
partite dello svizzero, sempre più vicino a
superare il record di successi di Jimmy
Connors su questa superficie. Federer qui ha
vinto 18 tornei sui 42 disputati (prima di
Halle, NdA). Solo altri due giocatori nella
storia, Bill Tilden e Pete Sampras, hanno
raggiunto la doppia cifra.