Tennis World Italia n. 38 Tennis World Italia - numero 38-2016 | Page 27

AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA In vantaggio 7-6, Borg si era proiettato a rete sfidandodinuovoilrovesciodelrivaleeancora una volta la mancina dell’americano aveva confezionato una magia. In quel momento pensai che non si può sfidare la sorte così tante volte e che il campione scandinavo, per cuibattevailmiocuoreditifoso,nonavrebbe avutoaltreopportunità. Invece… Invece mi sbagliavo di grosso. Bjorn ebbe il quinto Championship Point sul 10-9, e sbagliò larisposta,eilsestosull’11-10. Lì accadde l’inverosimile. Sulla seconda timida di Borg, McEnroe rispose con ancor maggiore circospezione indirizzando un flebile dritto tagliato sul rovescio dello svedese il quale, a sua volta, contro-tagliò ma non trovò l’ispirazioneperattaccareearretròlasciandoil campo all’avversario. Forse stupito da tanta generosità, John si produsse in un rovescio in back che mandò la pallina a baciare il nastro prima di scavalcarlo beffardamente e ricadere mollementenellametàcamposcandinava. Fu in quel preciso istante che capii quanto gli deideltennismiavesserovoltatolespalle. Impassibile, Bjorn si guadagnò una settima chance nel punto seguente ma di nuovo McEnroe si salvò, stavolta con una volee incrociata impeccabile:12-12. Non ce ne fu un’altra. Da quel momento in avanti, l’americano collezionò una manciata di setpoint e quando Borg affossò in rete la tremolante volee di dritto del 16-18, crollai di colpo. Tutto questo, come vi spiegavo in partenza, succedeva a Wimbledon prima che mi addormentassi e adesso il mio delirio stava trasportando i medesimi attori altrove, in un non ben precisato impianto al coperto ­ a spannedireiilMadisonSquareGardenmanon cimettereilamanosulfuoco. Riconosco l’uomo sul seggiolone dai baffoni ottocenteschi che porta: è Mike Lugg, inglese, unodeigiudicidisediapiùfamosinelcircuito. L’hoappenasentitoripetereunpaiodivoltela frase:«Theballwasout»edèproprioquesto ilmotivodelcontendere.UnapalladiBorgche il linesman ha ritenuto fosse buona mentre lo stessoLuggl’hachiamatafuori. Voi vi starete chiedendo: «Tutto qui? E cosa c’èditantospeciale?» Di speciale, di unico, di impossibile c’è che BjornBorg,l’uomodighiaccio,sièsciolto.Ecco perché questo non può essere che un sogno. Lo svedese si avvicina al seggiolone e, dall’allestimento di vasi e fioriere a bordo campo,holaconfermachesiamoaNewYork. Borg chiede spiegazioni e le riceve, ma non è affattoconvinto. «L’ho vista bene ed era chiaramente fuori» diceLugg.Borgloguardainespressivoeconla suaDonnayloinvitaainterpellareilgiudicedi linea. Inutilmente. Un giudice di sedia non può tornare indietro da un over-rule e lo scandinavo dovrebbe saperlo, ma non sembra