LA RIPRESA DI UNA ROBUSTA CRESCITA DEGLI USA POTREBBE AVERE UN EFFETTO TRAINO PER LA NOSTRA ECONOMIA
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BILANCIARE L ’ EFFETTO CALAMITA DEGLI USA AGLI INVESTIMENTI ? « Il quadro geoeconomico globale non permette la realizzazione di previsioni puntuali sui possibili effetti delle misure messe in campo dalle maggiori potenze economiche per quanto riguarda i rispettivi piani industriali . Sono troppe le variabili di cui tenere conto e l ’ incertezza politica-economica domina attualmente lo scenario internazionale . Certo , in termini di valore l ’ UE ha predisposto un pacchetto di finanziamenti ( pari a circa 288 miliardi di dollari ) che , quantunque non eguagli quello del partner americano che è nettamente superiore ( pari a circa 360 miliardi di dollari ), è comunque molto attraente per le imprese . Ma , personalmente , sposterei piuttosto la questione su un altro piano . L ’ UE sta spingendo molto le nostre aziende verso la transizione ecologica attraverso politiche a volte molto stringenti , che possono minare la competitività delle nostre aziende . Data l ’ enormità della sfida costituita dalla doppia transizione ( verde e digitale ), sarebbe più opportuno che l ’ UE e gli USA iniziassero a collaborare , unendo le forze e armonizzando le policy . Infatti , solo permettendo ai due più grandi settori industriali al mondo ( a parte quello cinese ) di vincere le sfide menzionate è possibile generare un effetto traino sulle altre industrie , in particolare quelle meno virtuose , e raggiungere la così tanto invocata rivoluzione verde , richiesta da varie sfere della società globale ».
« LE IMPRESE A CAPITALE ESTERO SONO DETERMINANTI PER LA CRESCITA DEL NOSTRO PAESE », DICHIARAVA DI RECENTE ALL ’ ADNKRONOS . QUALI LE RAGIONI ? A TALE PROPOSITO COSA AVETE CHIESTO AL GOVERNO ? COSA VI ASPETTATE ? « Per capire quanto le imprese a controllo estero siano determinanti basta osservare alcuni dati molto significativi . Infatti , pur rappresentando solo lo 0,4 % del totale delle imprese italiane , le controllate di multinazionali estere forniscono un apporto significativo all ’ economia nazionale : impiegano l ’ 8,8 % degli addetti realizzando il 19 % del fatturato , il 16,5 % del valore aggiunto e il 26,8 % della spesa in ricerca e sviluppo . Altro dato estremamente interessante è il loro contributo all ’ export : dopo alcune difficoltà nel 2021 , nel 2022 le imprese a controllo estero hanno mostrato una dinamica superiore a quella delle altre tipologie di impresa . Ricordo
LA RIPRESA DI UNA ROBUSTA CRESCITA DEGLI USA POTREBBE AVERE UN EFFETTO TRAINO PER LA NOSTRA ECONOMIA
che le imprese a controllo estero rappresentano il 32,3 % ( cioè un terzo ) dell ’ export e ben il 50,3 % ( cioè la metà ) dell ’ import totale di merci . Ma sono le caratteristiche generali che le contraddistinguono che voglio sottolineare : dai dati emerge , infatti , che le grandi imprese a controllo estero sono stabilmente inserite nel contesto italiano , sono legate a doppio filo con le filiere di PMI locali , contribuiscono alla trasformazione in corso con la doppia transizione , green e digitale , a formare i nostri giovani talenti ma anche ad aiutare chi dovrà essere riqualificato . Ciò che chiediamo è il riconoscimento del loro innegabile ruolo nella nostra economia , quindi una maggiore attenzione a livello territoriale e nazionale a questa tipologia di imprese , che sono anche un importante traino per le nostre filiere composte da PMI sui mercati globali . Dal confronto con loro possono trarsi spunti importanti per migliorare la
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