Tecnologie Meccaniche Nov 2023 | Page 35

E conomia

Tutto ciò nonostante un ottimo andamento del turismo : la spesa degli stranieri in Italia a luglio risultava maggiore del 10 % rispetto all ’ anno precedente . Nessuna sorpresa , allora , che in un siffatto scenario anche la domanda interna viri verso le cifre rosse . Il secondo trimestre vede un calo degli investimenti di -1,8 %, dovuto soprattutto alle costruzioni ( -3,6 %) e , in parte , agli impianti-macchinari ( -0,2 %). Dal comparto beni strumentali vengono segnali negativi : produzione in calo a luglio , fiducia in calo a settembre . I consumi sono in stallo nel secondo trimestre con previsioni analoghe per il terzo . I consumatori continuano a preferire i servizi rispetto all ’ acquisto di beni . Anche l ’ Istat stima una diminuzione sia del clima di fiducia dei consumatori ( l ’ indice di settembre passa da 106,5 a 105,4 ) sia dell ’ indice composito del clima di fiducia delle imprese , che cala da 106,7 a 104,9 . “ La diminuzione dell ’ indice di fiducia delle imprese si estende a tutti i settori di attività , con l ’ eccezione delle costruzioni . L ’ indice complessivo si
attesta sullo stesso valore di ottobre 2022 ”, commenta l ’ istituto nazionale di statistica . Viceversa , “ l ’ indice di fiducia dei consumatori si riduce per il terzo mese consecutivo raggiungendo il valore più basso dallo scorso giugno . Si evidenzia un deciso peggioramento dei giudizi sulla situazione economica generale , un aumento delle attese sulla disoccupazione e un miglioramento delle valutazioni attinenti la situazione finanziaria della famiglia ”, osserva l ’ Istat . Anche il mercato del lavoro dopo mesi di crescita inizia a frenare , riducendo il reddito disponibile delle famiglie . Le quali subiscono da un lato la contrazione della capacità di spesa causata da un mercato del lavoro in momentanea - speriamo - contrazione , ma soprattutto dall ’ inflazione che continua a colpire i beni di prima necessità ( alimentari , energia , carburante eccetera ) e dall ’ aumento dei tassi di interesse che impatta sul budget di chi ha un mutuo a tasso variabile . Si calcola uno stock di debito immobiliare a tasso variabile di circa 160 miliardi , sul quale l ’ aumento dei tassi di interesse produce un aggravio di oltre 4,6 miliardi l ’ anno . Miliardi che erodono i bilanci familiari già decimati dall ’ aumento dei prezzi . Ovvia conseguenza , l ’ arresto del mercato immobiliare e il forte calo dell ’ erogazione di nuovi mutui da parte del sistema creditizio . È ancora presto per valutare l ’ impatto dell ’ aumento dei tassi di interesse sui consumi . Se la rata del mutuo in salita riguarda solo una parte minoritaria delle famiglie , quelle col tasso variabile , viceversa le rate del credito al consumo per acquisti di beni durevoli ( auto , elettrodomestici , arredamento eccetera ) colpiscono più a vasto raggio , ma la differenza importante è che qui i tassi sono normalmente fissi , perciò il vero impatto si manifesterà nel prossimo futuro in termini di ulteriore contrazione della domanda . Veniamo infine al punto più dolente dell ’ economia italiana , quello costituito dalle condizioni della finanza pubblica . Lo stato di grazia ultradecennale , l ’ epoca in cui il Governo poteva indebitarsi pagando un servizio del debito innaturalmente vicino allo zero è finita e non tornerà indietro . La BCE ha dismesso il sostegno ai Governi e non è più il principale acquirente di debito . Piaccia o meno , si sono ristabiliti i normali rapporti di mercato : è il mercato che decide se acquistare i titoli del debito pubblico , e a che prezzo . A ottobre , il costo del debito pubblico oscillava dal 4,5 al 5 %, con uno spread rispetto ai bund tedeschi di oltre 2 punti . La conseguenza immediata si è vista nei numeri della Nadef , preliminare al varo del budget pubblico del 2024 : il costo del debito ha drenato la parte maggiore delle risorse finanziarie , lasciando a disposizione della manovra di finanza pubblica soltanto pochi spiccioli . Tutti gli ambiziosi programmi di spesa hanno dovuto essere rivisti , annullati oppure ridotti . L ’ unica buona notizia è l ’ incasso , con un ritardo di circa mezzo anno , della terza rata del PNRR ( poco meno di 19 miliardi ). Una boccata di ossigeno per chi rischia di annegare , ma è un ossigeno che dovrà essere restituito . www . techmec . it Novembre 2023 35