E conomia liane ( con l ’ eccezione del Gruppo Imalpal ), mentre si conta almeno una quindicina di imprese tedesche e austriache ( 2022 ). La struttura industriale italiana vede quindi una quarantina di imprese con fatturati compresi tra 10 e 50 milioni di euro e un centinaio di imprese di dimensioni più piccole . Peraltro non sono mancate in Italia iniziative imprenditoriali volte alla crescita per linee esterne che hanno portato alla creazione di piccoli Gruppi ( Makor , Primultini , Hi Tech , Comec ), ma il loro peso sul mercato resta limitato perché sia le società capofila che le imprese acquisite sono di piccole o piccolissime dimensioni . La presenza di Gruppi stranieri in Italia è per contro limitata a poche imprese tedesche ( Sico e Felder ) e alle cinesi Guanzhou ( che ha acquisito la riminese Masterwood ) ed Efort Intelligent ( che controlla la CMA Robotics ). L ’ industria italiana delle macchine e degli impianti per la lavorazione del legno è quindi contraddistinta da una dicotomia molto marcata tra pochi grandi Gruppi di livello internazionale e una massa di imprese minori che devono affrontare una molteplicità di sfide . Se infatti a livello mondiale le previsioni della domanda di legno e materiali in legno sono buone e tali da consentire una tendenziale crescita della domanda di macchinari , sono ormai evidenti le capacità competitive di Paesi come la Cina e l ’ India interessati non solo a coprire i mercati dell ’ area asiatica , ma ( i cinesi in particolare ) anche a esportare in altri Paesi , non esclusa l ’ Europa . I costruttori di macchine devono però affrontare anche una mutazione della domanda che è sempre più contraddistinta dalla tendenza alla sostituzione totale o parziale del legno a favore di altri materiali , dalla ricerca di nuove finiture o sulla spinta di motivazioni ecologiste da esigenze di riciclo / riuso . A livello di processo le imprese clienti sono interessate all ’ aumento delle velocità di lavorazione , all ’ integrazione delle linee produttive , all ’ utilizzo di tecnologie laser ma anche alla riduzione dei consumi energetici e al contenimento dell ’ impatto ambientale . A questo occorre poi aggiungere le spinte verso una digitalizzazione diffusa non solo dei processi , ma anche delle fasi di manutenzione / assistenza e delle relazioni di filiera . Di conseguenza anche questo comparto della meccanica strumentale deve investire molto nell ’ innovazione , collaborare con i centri di ricerca , assumere ingegneri e tecnici qualificati . Da questo punto di vista le piccole dimensioni di gran parte delle imprese italiane rappresentano un elemento di debolezza insieme ai nodi irrisolti del Sistema Italia . Finora le imprese italiane hanno superato queste difficoltà puntando sulle capacità tecniche interne , sulla conoscenza dei clienti , sulle relazioni con i fornitori in modo da garantire quella personalizzazione dei macchinari che tradizionalmente è un punto di forza della meccanica strumentale italiana . www . techmec . it Marzo 2024 43