Tecnologie Meccaniche Marzo 2024 | Page 42

Macchine per la lavorazione del legno
TABELLA 1 . IL COMPARTO DELLE MACCHINE PER LA LAVORAZIONE DEL LEGNO IN ITALIA ( MILIONI DI EURO )
2019 2020 2021 2022 2023 * Fatturato 2.266 1.848 2.481 2.646 2.740 Export 1.580 1.330 1.668 1.808 1.935 Import 201 153 203 236 270 Consumo apparente 887 671 1.016 1.074 1.075
Note : * preconsuntivo Fonte : Acimall / Federmacchine
TABELLA 2 . PRIME 10 IMPRESE IN EUROPA ( FATTURATO 2022 IN MILIONI DI EURO )
Homag Group AG 1.602 Germania SCM Group 850 ° Italia Gruppo Biesse 822,4 ° Italia Gruppo Cefla 647 ° Italia Siempelkamp GmbH & Co . KG 611 ° Germania Weinig International AG 586 Germania Dieffenbacher Holding GmbH & Co . KG 389,2 *° Germania Scheppach Fabrikation von Holzbearbeitungsmaschinen 338,1 Germania IMA Schelling GmbH Holzbearbeitungsysteme 309 Germania Wintersteiger AG 223,1 Austria
Note : * dato riferito al 2021 ; ° il fatturato comprende anche attività esterne al settore Fonte : IRCrES-CNR
mercato , l ’ associazione tedesca VDMA stimava già nel 2019 una produzione mondiale di 13 miliardi di euro coperti per il 26 % dalla Germania , dal 19 % dalla Cina , dal 18 % dall ’ Italia , dal 5 % dagli Stati Uniti . L ’ incertezza dei dati dipende anche dalla definizione dei confini settoriali , se sono o meno inclusi anche i macchinari semoventi utilizzati nelle prime lavorazioni forestali e soprattutto se si ricomprende l ’ ampia gamma di macchine impiegate nei processi di finitura , come la verniciatura e la lucidatura , per non parlare degli impianti di essiccazione , dei sistemi di movimentazione , dei componenti elettronici o degli utensili . I dati sopracitati confermano chiaramente il quadro che si è andato delineando con il nuovo secolo per gran parte della meccanica strumentale : il mantenimento della leadership da parte dell ’ industria tedesca , con l ’ Italia al secondo posto in Europa ( con un fatturato nel 2023 di 2.740 milioni di euro ), l ’ emergere della Cina , la marginalizzazione di altri Paesi come gli Stati Uniti . Il successo dell ’ industria tedesca riposa su piani di crescita dimensionale volto a presentarsi sul mercato come fornitore di gamme complete di macchine e come fornitore di sistemi integrati . Queste strategie sono ritenute indispensabili per garantire un ’ offerta tecnologicamente avanzata anche in mercati lontani , ma in forte crescita ( come la Cina ), dove spesso questi Gruppi hanno aperto propri stabilimenti o hanno acquisito imprese locali . Questi piani hanno riguardato sia gli specialisti delle prime lavorazioni come Dieffenbacher e Siempelkamp , sia le seconde lavorazioni i cui leader sono Homag e Weinig . Tale strategia è stata seguita in Italia a partire dagli anni 80 del secolo scorso da tre imprese : SCM , Biesse e Cefla e più recentemente da Imalpal ; con grande determinazione soprattutto SCM e Biesse si sono poste l ’ obiettivo di fornire le imprese loro clienti ( produttrici di mobili e serramenti ) di tutte le macchine e gli impianti necessari . La vicinanza anche fisica con i loro clienti e il successo di questi ultimi ha portato queste imprese a entrare ( per lo più attraverso acquisizioni ) anche nella produzione di macchine per la lavorazione di altri materiali come vetro , pietra , plastica , man mano che questi materiali diventavano strategicamente importanti per i costruttori di mobili e soprattutto di cucine . Per questo motivo il loro fatturato specifico nel comparto legno è inferiore a quello riportato nella tabella 2 , ma resta di assoluto rilievo sul piano internazionale . Il successo dell ’ industria tedesca è però dovuto anche a una larga presenza di medie imprese che si sono focalizzate su specifiche nicchie di mercato , puntando però a dimensioni comunque in grado di presidiare i mercati più interessanti . Proprio nella presenza di imprese di medie dimensioni sta la grande differenza tra Italia e Germania . La fascia di fatturato tra i 50 milioni e i 200 milioni di euro è praticamente sguarnita di imprese ita-
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