CONTINUIAMO LA PRESENTAZIONE DEI DATI DELL’ INDAGINE DI TECNOLOGIE MECCANICHE PARLANDO DI PRODUZIONE, PRESIDIO DEI MERCATI E SCELTE STRATEGICHE IN BASE AL FATTURATO.
Macchine utensili
LA PRODUZIONE Partiamo, come di consueto, analizzando le caratteristiche della struttura produttiva delle aziende. Struttura storicamente caratterizzata per una elevata complessità della catena del valore, con rilevanti differenze intrasettoriali dipendenti da numerosi fattori: le dimensioni del fatturato, quelle del capitale umano, la propensione all’ export, il comparto tecnologico di appartenenza. La complessità porta con sé flessibilità, efficienza e specializzazione, e questi sono punti di forza per le aziende; ma in particolari situazioni del contesto, per esempio quando la dislocazione delle candagine
Il settore sotto la lente: macchine utensili / 2 a parte
CONTINUIAMO LA PRESENTAZIONE DEI DATI DELL’ INDAGINE DI TECNOLOGIE MECCANICHE PARLANDO DI PRODUZIONE, PRESIDIO DEI MERCATI E SCELTE STRATEGICHE IN BASE AL FATTURATO.
di Bruno Marchi, Franco Paggi, Giorgio Portaluppi ed Ezio Zibetti
Come nelle scorse edizioni, obiettivo di questa seconda puntata dell’ Indagine è comprendere come variano le scelte strategiche concernenti la struttura produttiva, le strategie e le modalità di presidio dei mercati delle aziende in funzione delle diverse dimensioni del fatturato. Si tratta di aree sempre estremamente sensibili ai cambiamenti veloci e imprevedibili dello scenario globale e delle situazioni locali. Già il 2023 non era stato un anno facile per le aziende del settore sia sul mercato interno, soprattutto a causa delle incertezze relative al rinnovo del programma Industria 4.0, sia su quelli esteri, dove si andava già annunciando la recessione tedesca aggravata in particolare dalla crisi del settore automotive, esplosa nel 24 in tutta la sua virulenza. Crisi, peraltro, le cui radici vengono da errori lontani. La minaccia di un contagio della recessione a tutto il sistema economico europeo ha visto reagire la BCE, che lo scorso anno ha finalmente imboccato la strada della riduzione dei tassi nel tentativo di dare ossigeno a imprese e consumatori. Una retromarcia che tuttavia è stata innestata tardivamente e con eccessiva prudenza, sempre condizionata dal freno imposto dalla religione( o meglio, fanatismo) antidebito perdurante nella mente della classe politica germanica. Nei mesi successivi si è potuto vedere come questo fanatismo, alla fine, abbia dovuto cedere il passo a un atteggiamento più pragmatico. Meglio tardi che mai, si potrebbe dire, ma quanto è costato al resto d’ Europa e alla Germania stessa questa diabolica perseveranza nel non riconoscere la realtà? Oggi le aziende devono contabilizzarne le conseguenze sui loro bilanci in uno scenario ancora più caotico e pieno di incertezze. www. techmec. it Maggio Aprile 2014 2025 41