di Davide Davò
NEL SEGNO DELLA CONTINUITÀ
Nel momento in cui sto scrivendo questo editoriale , un anno molto intenso e altrettanto positivo si sta per concludere , mentre uno nuovo inizierà a giorni prospettandosi impegnativo tanto quanto il precedente , e si spera ugualmente positivo . Una prima buona notizia è che l ’ anno si aprirà nel segno della continuità dal punto di vista del Piano Nazionale Transizione 4.0 , la cui scadenza è stata appena prorogata al 31 dicembre 2023 , con un ’ estensione quindi di ulteriori sei mesi . Segno che le numerose richieste avanzate al Governo da diverse parti sono riuscite a mettere in evidenza la centralità del comparto industriale e la necessità di potere continuare a disporre delle agevolazioni ( che tanto bene hanno fatto in questi anni ) per dare seguito al processo di rinnovamento del parco tecnologico avviato ormai da diversi anni , a cui si unisce la necessità di aggiungere una serie di tecnologie innovative , principalmente digitali , che permettano alle nostre imprese di diventare sempre più competitive anche a livello internazionale . Non mi soffermo ulteriormente sulle altre tematiche di stretta attualità poiché i punti nevralgici sono ormai noti da diverso tempo , e rischierei di ripetermi su fatti e situazioni ormai conosciuti da tutti . Quella che vorrei fare invece è una veloce riflessione su “ ciò che poteva essere e invece non è stato ”, ma in senso positivo una volta tanto . Ripensando alla primavera del 2020 mi tornano in mente una serie di annunci estremamente pessimisti ( in parte comprensibili dato lo scenario che si stava affrontando ) che preannunciavano la fine delle attività produttive così come le conoscevamo . Voci che si sono poi rincorse nei mesi successivi a ogni nuova criticità che sorgeva . Faccio ora un salto a dicembre 2022 , con la comunicazione
L ’ ANNO SI APRIRÀ NEL SEGNO DELLA CONTINUITÀ , CON IL PIANO NAZIONALE TRANSIZIONE 4.0 PROROGATO AL 31 DICEMBRE 2023
da parte di UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE dei dati di fine anno relativi al comparto delle macchine utensili , i cui trend ci possono comunque offrire una lettura degli andamenti dei settori industriali , sia in generale sia nello specifico dei vari ambiti . Bene , questi dati ci raccontano di un 2021 e un 2022 positivi , e non nel senso del Covid una volta tanto . Ci raccontano di un settore che nonostante tutto non si è arreso , anzi , ha cercato di rilanciarsi continuando a investire , e ridando un minimo di ossigeno a un sistema Paese in apnea dal 2020 . Questo significa forse che tutti i timori erano infondati ? Certamente no . Significa che il 2023 andrà sicuramente bene ? È una speranza , ci sono le premesse per buoni risultati , ma è poco probabile che si ripetano i numeri dello scorso anno . I problemi sono ormai alle spalle ? Purtroppo no . Significa però che , come più volte abbiamo dimostrato nella storia del nostro Paese , siamo tra i migliori nell ’ affrontare situazioni critiche uscendone comunque a testa alta . Quello che ci aspetta sarà un anno difficile e pieno di incognite , con criticità da valutare attentamente , ma da affrontare con coraggio e con la consapevolezza di avere le potenzialità per uscire dal 2023 a testa alta !
www . techmec . it Gennaio 2023 9