Rettificatrici
La nuova declinazione della storica Morara MT HD ha una distanza punte di 4.000 mm
Riscontri positivi « Per descrivere l’ odierna situazione del mercato è necessario fare un piccolo passo indietro e guardare al 2024, che per noi si è chiuso con risultati migliori rispetto a quanto stimato dalle previsioni fatte a metà anno. – esordisce Verre – Alla contrazione registrata tra aprile e settembre ha fatto seguito un ultimo trimestre caratterizzato da una forte spinta agli investimenti, che ci ha permesso di recuperare il gap accumulato nei mesi centrali dello scorso anno. Tra ottobre e dicembre, infatti, abbiamo ricevuto importanti ordini sia dall’ Italia sia dai mercati esteri. Considerando l’ andamento generale del comparto macchine utensili, possiamo quindi ritenerci soddisfatti. Passando invece all’ anno in corso, nei primi mesi si è un po’ persa l’ effervescenza con la quale avevamo chiuso il 2024. Il lato positivo è che siamo presenti in settori che da un paio d’ anni si confermano in crescita e il trend rimane allineato anche per il resto del 2025. Parliamo di aerospace e difesa, ma devo dire che nell’ ultimo trimestre dello scorso anno abbiamo concluso ordini con importanti player del settore automotive. Si tratta di un ambito che resta ancora fermo, ma potrebbe essere un segnale per una ripresa di quello che, pur ridimensionato nei numeri, rimane comunque un settore industriale dalla grande importanza strategica. Concentrandoci sul mercato estero, che rispetto a quello italiano si è dimostrato più vivace nei primi tre mesi del 2025, abbiamo sviluppato progetti per il settore ferroviario e soprattutto per il settore energetico inteso come produzione di motoriduttori e
Elektra Ready deriva dallo storico prodotto Elektra mantenendo invariate le sue principali caratteristiche
alberi per motori elettrici ». Sul risultato degli ordini provenienti dall’ Italia ha inciso anche il tema del piano Transizione 5.0, il cui lungo e complesso iter burocratico ha prima creato attesa e poi smorzato la spinta all’ investimento di molte realtà, soprattutto nel caso delle imprese di medio-piccole dimensioni.
Tra speciale e standard Per affrontare con successo un ventaglio di applicazioni tanto variegato e accontentare clienti con differenti esigenze, Grinding Technology ha strutturato la propria offerta dividendo anzitutto i modelli di rettificatrici in due macrocategorie: le macchine speciali e quelle standardizzate. « Storicamente abbiamo una forte vocazione per le macchine speciali. – prosegue Verre – Questo continua a essere un nostro punto di forza, al punto che anche le macchine standard hanno comunque una parte di personalizzazione, ma decisamente inferiore rispetto alle altre soluzioni. Chi si rivolge a noi, infatti, non ricerca un prodotto in sé ma un’ assistenza tecnologica nella fase di sviluppo
L’ offerta di soluzioni di rettifica da parte di Grinding Technology è ampia e diversificata
del processo produttivo. Una soluzione speciale, per come la intendiamo noi, è sviluppata interamente attorno all’ esigenza di un cliente che può essere una PMI con la necessità di installare una rettificatrice altamente versatile, oppure un’ azienda dai grandi volumi produttivi che ha bisogno di un impianto pensato per uno specifico pezzo da produrre in elevate quantità ». Indicativamente, il 70 % circa dei progetti è dedicato allo speciale, mentre il restante 30 % è legato a macchine standard per produzioni medio-piccole. Esempio perfetto di questa seconda famiglia è la nuova rettificatrice cilindrica per esterni / interni Tacchella Elektra Ready. Si tratta di una soluzione entry-level che garantisce tempi di consegna estremamente rapidi grazie alla configurazione non personalizzabile, che ne consente la produzione in stock. La componentistica equipaggiata è di prim’ ordine per offrire al mercato una soluzione dall’ alto contenuto tecnologico, ma disponibile in una sola taglia con distanza punte di 1.200 mm e altezza punte di 230 mm, per lavorare diametri del pezzo fino a 450 mm. La macchina prevede l’ utilizzo di mole tradizionali con un unico mandrino da 11,5 kW. Il mandrino per interni opzionale è da 30.000 giri / min. La testa portapezzo ha un motore brushless con movimentazione azionata a cinghia e una portata di 100 kg a 100 millimetri dal mandrino; la contropunta è automatica a gestione pneumatica e consente di soste-
74 Aprile 2025 www. techmec. it