DAL 1956, ANNO IN CUI SI GETTARONO LE BASI DELLA ROBOTICA INDUSTRIALE, AI GIORNI NOSTRI CON L’ INTELLIGENZA ARTIFICIALE CHE PUÒ GOVERNARE E ISTRUIRE I ROBOT. IN MEZZO I PRIMI CINQUANT’ ANNI DI SIRI, L’ ASSOCIAZIONE CHE SUPPORTA LO SVILUPPO DELLE AZIENDE.
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Libro celebrativo dei 50 anni di SIRI
La robotica evergreen
DAL 1956, ANNO IN CUI SI GETTARONO LE BASI DELLA ROBOTICA INDUSTRIALE, AI GIORNI NOSTRI CON L’ INTELLIGENZA ARTIFICIALE CHE PUÒ GOVERNARE E ISTRUIRE I ROBOT. IN MEZZO I PRIMI CINQUANT’ ANNI DI SIRI, L’ ASSOCIAZIONE CHE SUPPORTA LO SVILUPPO DELLE AZIENDE.
di Stefano Belviolandi
Era il 1956 quando, in un incontro a Westport( Connecticut, USA), George Charles Devol e Joseph Frederick Engelberger gettarono le basi della robotica industriale. Da quella storica intuizione nacque nel 1961“ Unimate”, il primo robot industriale al mondo installato alla General Motors nel New Jersey. Solo due anni dopo, in Italia, l’ ingegner Franco Sartorio concepiva il primo robot di misura e nel 1965 fondava la DEA( Digital Electronic Automation) dando vita ad“ Alfa”, considerato il primo tassello della meccatronica italiana. Da allora la robotica industriale ha conosciuto un’ e- spansione straordinaria, con oltre cinque milioni di robot oggi operativi nel mondo. Il Giappone ha giocato un ruolo chiave nello sviluppo del settore dagli anni settanta, mentre la Cina ha conquistato il primato mondiale per numero di robot installati nel 2016, superando proprio il Giappone. L’ Italia, pioniera nella robotica, ha perso alcune posizioni nella classifica globale a causa della rapida crescita delle“ tigri asiatiche”, ma rimane la seconda potenza europea dopo la Germania e si posiziona stabilmente al sesto posto nel mondo.
L’ Italia e la nascita di SIRI L’ importanza dell’ Italia in questo settore è confermata dalla storia di SIRI( Società
62 Aprile 2025 www. techmec. it