TecnoLamiera Nov/Dic 2025 | Page 32

Economia a cura di Benny DeSantis

Quella soluzione chiamata cobot

Una nuova ricerca di Universal Robots rivela un forte ottimismo in tutta Europa, mentre i robot collaborativi diventano centrali nelle strategie industriali quali soluzione a produttività, mancanza di manodopera e necessità di flessibilità.

L’

automazione sta rapidamente diventando un motore di crescita per le imprese in tutta Europa e l’ Italia, da questo processo non è esclusa. Una nuova ricerca di Universal Robots evidenzia un forte ottimismo riguardo all’ impatto della robotica su occupazione, produttività e trasformazione della forza lavoro. Lo studio, basato sulle risposte di oltre 2.000 professionisti in otto Paesi europei che operano in aziende che hanno intrapreso, a vari livelli, un percorso di adozione dell’ automazione, mostra che l’ 84 % riporta un sentimento positivo da parte dei dipendenti verso l’ implementazione dei robot, mentre solo il 3 % cita resistenze. Si tratta di un punto di svolta nel modo in cui l’ automazione viene percepita: accolta e non temuta.
Lo stato dell’ automazione in Italia In Italia, la spinta verso l’ automazione nasce soprattutto dall’ esigenza di incrementare la produttività, indicata dal 62,5 % dei decisori come principale fattore trainante. Questa priorità si affianca ad altri obiettivi strategici, come il miglioramento della qualità dei prodotti e la riduzione dei costi, a conferma di un approccio orientato non solo al contenimento delle spese ma soprattutto all’ efficienza e alla competitività di lungo periodo. La robotica viene inoltre accolta con favore: oltre l’ 83 % dei lavoratori la considera un’ opportunità, segnalando un atteggiamento positivo verso le nuove tecnologie e la loro integrazione nei processi produttivi. In questo scenario, i robot collaborativi assumono un ruolo centrale. Secondo le previsioni, nei prossimi dieci anni almeno un quarto della forza lavoro sarà affiancato da cobot, mentre oltre il 15 % degli intervistati ritiene che più della metà dei lavoratori opererà quotidianamente a fianco di queste tecnologie. Per la grande maggioranza( più del 90 %), i cobot rappresentano inoltre una leva concreta per superare la carenza di manodopera, consentendo di
automatizzare attività ripetitive o gravose e liberando le persone per compiti a maggior valore aggiunto. Questi dati mostrano chiaramente come la robotica collaborativa stia diventando non solo un fattore di supporto all’ efficienza, ma anche un elemento chiave per la resilienza del mercato del lavoro italiano. « In Italia l’ automazione non è più una scelta rimandabile, ma una necessità strategica », commenta Enrico Rigotti, country manager Universal Robots Italia. « La carenza di manodopera qualificata, che colpisce settori chiave come la meccanica, la saldatura e l’ elettronica, spinge sempre più aziende a valutare i cobot come alleati indispensabili. La nostra ricerca conferma questo trend: non solo l’ 84 % dei lavoratori accoglie positivamente l’ introduzione dei robot, ma cresce la consapevolezza che automazione e occupazione possano andare di pari passo. I cobot permettono di liberare le persone dai compiti ripetitivi e usuranti, valorizzandone competenze e creatività. È una trasformazione culturale che in Italia sta già avvenendo e che sarà decisiva per rafforzare la competitività del nostro sistema industriale nei prossimi anni ».
Lo scenario europeo Il 93 % dei leader industriali prevede che almeno il 10 % della propria forza lavoro utilizzerà i cobot nei prossimi 10 anni, e quasi la metà( 47 %) si aspetta che oltre un quarto dei dipendenti lo farà. I cobot sono già diventati parte integrante delle operazioni quotidiane di molte aziende e il loro ruolo è destinato ad approfondirsi ulteriormente, con un’ adozione destinata ad accelerare e a consolidarne la presenza nella forza lavoro nel prossimo decennio.
Una leva pratica contro la carenza di manodopera Più della metà degli intervistati( 51 %) ritiene che i robot creeranno più posti di lavoro di quanti ne sostituiranno entro il 2030. Solo il
32 N ° 5- Novembre / Dicembre 2025
TecnoLamiera