TecnoLamiera Nov/Dic 2024 | Page 38

Esportazione

Se oggi facessimo un sondaggio in Europa fra imprenditori , economisti , manager , con una sola domanda : « Cosa vi preoccupa di più per le prospettive della situazione economica ?», quale sarebbe la risposta più gettonata ? La guerra in Ucraina ? La possibile deflagrazione del Medio Oriente ? La guerra commerciale USA-Cina ? La ripresa dell ’ inflazione ( e dei tassi )? Una seria recessione dei Paesi G7 ? No , forse nessuna di queste . Perché si tratta di rischi già scontati dal mercato , oppure poco probabili , oppure ancora lontani nel tempo . Invece gli sguardi si fissano con preoccupazione su un rischio già in atto , vicino a noi , con un impatto potenziale non ancora quantificato ma sicuramente molto alto sull ’ economia europea e non solo . Parliamo del rischio Germania , ex locomotiva europea ora ribattezzata “ il malato d ’ Europa ” ( copyright The Economist , già 25 anni fa ). Dopo il -0,3 % dello scorso anno , nel 2024 secondo le previsioni il PIL tedesco dovrebbe crescere dello 0,1 %, una variazione che significa non più che stagnazione . Intanto , il secondo trimestre ha chiuso in negativo . In agosto l ’ indice ZEW che misura la fiducia degli investitori è crollato da 41,8 di luglio a 19,2 , il livello più basso negli ultimi tre anni , e molto peggio delle previsioni che indicavano un calo a 32 punti . Anche la fiducia dei consumatori tedeschi peggiora a settembre rispetto al mese precedente . L ’ indice GFK relativo al mese di settembre si è attestato a -22 punti dai -18,6 punti di agosto , un po ’ peggio rispetto alle previsioni . Le difficoltà dell ’ industria si concentrano sul settore automotive , il più importante del Paese , dove vengono annunciati tagli di personale e chiusure di stabilimenti . Il mercato dell ’ auto in Germania è crollato ad agosto : secondo l ’ autorità federale per il trasporto automobilistico , le immatricolazioni sono state quasi il 28 % in meno rispetto allo stesso mese del 23 . Le vendite di vetture elettriche hanno visto il crollo peggiore , -69 % su base annua , ma i cali hanno colpito tutti i tipi di alimentazione : le ibride sono

calate dell ’ 1,5 %, le macchine a benzina del 7,4 % e le diesel del 24,4 %. Tutti i marchi sono in rosso : -23,3 % Volkswagen , -15,5 % Mercedes , -23 % BMW , -36,6 % Audi , - 7,1 % Opel , -44,6 % Mini e -77,9 % Smart . Volkswagen , l ’ azienda leader dell ’ industria tedesca , affronta un pesante piano di ristrutturazione e taglio dei costi : 10 miliardi di euro entro il 2026 . L ’ anno scorso Volkswagen ha prodotto circa 9 milioni di veicoli a fronte di una capacità totale di 14 milioni . La domanda in Europa non si è ripresa dopo la pandemia ; Volkswagen da sola , secondo il management , ha perso vendite per circa 500mila auto , l ’ equivalente di circa due stabilimenti . L ’ azienda ha fatto sapere che potrebbe chiudere almeno un impianto in Germania per la prima volta negli 87 anni della sua storia . Le aspettative dell ’ industria automobilistica tedesca sono sempre più pessimistiche . L ’ indice IFO del clima aziendale per il settore è sceso di quasi sei punti in agosto . « L ’ umore dell ’ industria automobilistica è in picchiata », ha dichiarato Anita Wölfl , economista dell ’ istituto IFO . All ’ inizio di settembre il Governo ha dovuto correre ai ripari annunciando misure di sostegno della domanda , in particolare per le auto elettriche , ripristinando incentivi fiscali per le flotte aziendali . Si parla di 585 milioni per il prossimo anno che potrebbero salire a 650 entro il 2028 . La crisi però tocca molti altri settori , anche non collegati all ’ automotive , come la chimica e l ’ edilizia , oltre che la meccanica , la logistica , i servizi . I consumi delle famiglie sono fermi o in discesa a causa della riduzione del potere d ’ acquisto ( inflazione e sfiducia ), in particolare per i beni non essenziali . A differenza del resto dell ’ Eurozona l ’ inflazione tedesca cala meno del previsto , rendendo più difficile per il Governo sostenere misure della BCE meno severe sul fronte tassi e liquidità . Neppure questa crisi infatti riesce a indurre la leadership politica a mettere in
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