TecnoLamiera Giu/Lug2025 | Page 77

Alcune soluzioni avanzate per il controllo del taglio migliorano le prestazioni del sistema L3. G4 e ne fanno un laser produttivo e versatile, con consumi ridotti e costi di esercizio competitivi
A valle del taglio, P-Robot è l’ applicazione Salvagnini che combina una pannellatrice e un robot antropomorfo per produrre kit, lotti e pezzi singoli zione dei flussi produttivi accelerando le fasi intermedie di riconoscimento, movimentazione e programmazione e per massimizzare il valore del pezzo finito grazie al sistema di controllo qualità delle parti prodotte. Con l’ integrazione di RVS, infatti, P-Robot riconosce e processa le parti in modo del tutto autonomo. Il dispositivo di visione artificiale acquisisce, con telecamera e sensori, un’ immagine dell’ ambiente circostante e la interpreta grazie all’ intelligenza artificiale. RVS riconosce le parti, distingue i singoli fogli di lamiera, individua senza riferimenti la posizione di pallet e pile. Tutte queste informazioni sono condivise in tempo reale con pannellatrice e robot, che si adattano autonomamente per garantire che la lamiera sia manipolata e posizionata in modo preciso. « Con RVS, P-Robot può produrre in modalità Single Piece, Joblist o Autorun », spiega Mirko Bucca, Responsabile Vendite Italia presso Salvagnini, che prosegue: « Indipendentemente dalla modalità, RVS ottimizza i tempi ciclo eliminando il centraggio della lamiera prima della produzione. L’ opzione incrementa la flessibilità di P-Robot e permette di manipolare parti con geometrie complesse o che non possono essere centrate con i centratori a gravità. P-Robot è la risposta Salvagnini a un contesto industriale caratterizzato da alto indice di rotazione dei codici, lead time compressi e costante carenza di personale. Automazione e robotizzazione estendono la produzione oltre i tradizionali turni di lavoro presidiati, mentre gli operatori possono dedicarsi ad attività ad alto valore aggiunto. P-Robot è una soluzione smart, molto più semplice di quelle disponibili sul mercato: è facile da programmare, da utilizzare e capace di elevare a potenza la flessibilità e la produttività della pannellatrice. La configurazione di P-Robot può essere personalizzata per avere flussi produttivi ottimali. P-Robot permette di scegliere la strategia più adatta a esigenze produttive contingenti. In turni non presidiati, o in contesti produttivi in cui un singolo operatore controlla numerosi sistemi, P-Robot lavora naturalmente in modalità R2R( Robot to Robot) occupandosi di carico, scarico ed eventuale impilamento delle parti. Ma non si tratta di una strategia esclusiva: la stessa P-Robot può, senza soluzione di continuità e senza riattrezzaggi, lavorare in modalità differenti. In modalità R2H( Robot to Human) si occupa solamente del carico dello sviluppato assegnando all’ operatore lo scarico del pannello. In modalità H2R( Human to Robot) è l’ operatore a caricare lo sviluppato sul campo di lavoro, e il robot scarica il pannello a fine ciclo: una strategia utile per gestire produzioni a lotto unitario estremamente diversificate. Senza dimenticare che la pannellatrice rimane comunque disponibile per eventuali lavorazioni completamente gestite dall’ operatore. Il programma di pannellatura è realizzato con STREAMBEND e può essere utilizzato senza necessità di modifiche sia su P-Robot che su pannellatrici senza robot ».
La soluzione flessibile per la pannellatura La P-Robot esposta a Lamiera includeva una pannellatrice P2-2120: uno dei modelli Salvagnini di maggiore successo che combina nativamente produttività e flessibilità grazie agli utensili di piega universali. Non richiede, infatti, riattrezzaggi perché lama superiore e inferiore, controlama e premilamiera sono utensili universali in grado di processare tutto il range di spessori e materiali lavorabili. Il premilamiera automatico ABA adatta la lunghezza dell’ utensile in funzione delle dimensioni del pezzo da produrre, in ciclo, senza fermi macchina o riattrezzaggi manuali. P2 è davvero una soluzione perfetta per produzioni in kit o a lotto unitario. P2 offre la garanzia di una produzione zero scarti adattandosi in modo automatico al variare delle caratteristiche meccaniche e geometriche della lamiera in lavorazione, grazie a MAC3.0. La P2 esposta a Milano si presentava altamente configurata e conta numerose opzioni che ne aumentano il campo di applicazione.
La piegatrice coniuga produttività e flessibilità Infine, la pressa piegatrice B3 che Salvagnini presentava a Lamiera per completare il proprio Flexible Smart Job Shop aveva lunghezza 3 m e 135 ton di forza. B3 è la pressa piegatrice Salvagnini ideale per produzioni dinamiche che coniuga perfettamente produttività e flessibilità. Progettata combinando caratteristiche e benefici delle soluzioni elettriche e idrauliche disponibili sul mercato con le approfondite competenze aziendali di automazione, software, meccanica ed elettronica, B3 è disponibile in 19 modelli, da 2 a 6 m di lunghezza, da 80 a 400 ton. B3 si può programmare a bordo macchina, ma è la programmazione in ufficio a massimizzarne l’ efficienza: il software STREAMFORMER crea automaticamente le sequenze di piega, gli allestimenti e le stazioni di piegatura. Programmare in ufficio consente di essere più produttivi, perché mentre in ufficio un addetto si occupa dei programmi l’ operatore può continuare a piegare. STREAM massimizza le performance della pressa piegatrice mettendola in comunicazione anche con gli altri sistemi componenti il Flexible Smart Job Shop.
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