Come si è comportato il settore della deformazione della lamiera durante il 2024 in funzione della percentuale di esportazione? Ci fornisce la risposta l’ Indagine annuale di TecnoLamiera.( seconda parte)
Nel 2024 si è verificata una conferma dell’ andamento negativo manifestatosi già nell’ ultima parte del 2023, situazione che ha fatto registrare un po’ di preoccupazione da parte delle imprese. Quindi, il settore della macchina utensile in generale e anche della deformazione ha fatto registrare nel 2024 un calo rispetto al 2023, creando un po’ di apprensione per l’ andamento futuro del mercato, situazione che abbiamo rilevato anche dai dati emersi dalla prima parte dell’ Indagine di TecnoLamiera. Il calo del mercato interno a cui si sono unite tensioni internazionali legate alla guerra in Ucraina e nella striscia di Gaza hanno posto una serie di perplessità per il futuro andamento del mercato nel 2025, che si sta dimostrando altalenante. In attesa di vedere come realmente si concluderà l’ anno in corso proviamo ad analizzare come si è comportato il settore della deformazione durante il 2024 in funzione dell’ e- sportazione. È sempre l’ Indagine annuale di TecnoLamiera a darci le risposte. Per avere più chiaro il ruolo dell’ esportazione per le aziende del settore deformazione TecnoLamiera ha analizzato, anche per l’ anno 2024, i dati giunti dalle risposte al questionario inviato alle aziende del comparto proprio in funzione della percentuale di esportazione. Grazie ai dati raccolti è possibile formulare alcune valutazioni e suggerire alcune indicazioni utili per l’ attività delle imprese del comparto.
Export: quali strade da percorrere? Anche quest’ anno iniziamo la nostra analisi confrontando i dati di fatturato, addetti, portafoglio ordini in funzione della percentuale di export delle imprese del settore macchine a deformazione. Il primo confronto riguarda il fatturato: si nota subito che le imprese italiane che hanno un fatturato annuo al di sopra dei 30 milioni di euro hanno operato molto all’ estero: infatti il 36,7 % di questa fascia di imprese ha esportato oltre il 50 % della propria produzione. Da notare però che sempre in questa fascia di fatturato il 27,3 % delle imprese ha esportato tra il 25 e il 50 % della propria produzione. Se passiamo a fatturati compresi tra 15 e 30 milioni di euro notiamo che il 28,8 % manda fuori frontiera oltre il 50 % della produzione. Da notare che il 22,7 % delle imprese con fatturati compresi tra 9 e 15 milioni di euro esporta tra il 26 e il 50 % della propria produzione, dato questo abbastanza in linea rispetto all’ Indagine dello scorso anno. Le aziende con fatturato fino a 8 milioni di euro nel 36,4 % dei casi esportano tra il 26 e il 50 % della propria produzione mentre il 15 %, dato in crescita rispetto allo scorso anno, esporta oltre il 50 % di ciò che produce. Passiamo ad analizzare il grafico riguardante gli addetti: troviamo anche in questo caso informazioni particolarmente interessanti. In particolare, sono il 27,3 % le imprese con addetti compresi tra 36 e 75 che esportano tra il 26 e il 50 % della propria produzione. Mentre
Il 36,7 % delle imprese italiane che hanno un fatturato annuo al di sopra dei 30 milioni di euro ha esportato oltre il 50 % della propria produzione
il 28,3 % delle imprese, dato in leggero calo rispetto alla rilevazione dello scorso anno, con un numero di addetti da 76 a 150 esporta una percentuale della sua produzione superiore al 50 %. Da notare che il 13,4 %, valore in calo rispetto alla rilevazione dello scorso anno, delle imprese del campione con oltre 150 addetti esporta oltre il 50 % della propria produzione. Interessante evidenziare che il 31,8 % delle imprese con addetti compresi tra i 16 e i 35, dato in calo rispetto allo scorso anno, esporta oltre il 26 e il 50 % del suo fatturato. Decisamente interessanti le risposte riguardanti il portafoglio ordini. Da notare subito due dati. Il primo: il 98,3 % delle imprese che hanno in casa lavoro tra 3 e 6 mesi esporta oltre il 50 % della propria produzione. L’ altro dato riguarda chi ha un portafoglio ordini superiore ai 6 mesi: solo l’ 1,7 % esporta oltre il 50 % della propria produzione. Da notare che il 68,2 % delle imprese che hanno in casa lavoro tra i 3 e i 6 mesi esporta tra il 26 e il 50 % di ciò che produce.
Make or buy? I costruttori di macchine utensili in generale e anche quelli appartenenti al comparto delle macchine a deformazione tra le scelte strategiche aziendali più importanti pongono spesso in primo piano la decisione se produrre in casa o acquistare esternamente. Le scelte degli imprenditori sono molto diverse e le risposte che abbiamo raccolto ci danno un’ idea del comportamento del campione raccolto riguardante i costruttori di macchine a deformazione. Da notare subito che un 45,5 % delle imprese con percentuale di export compresa tra il 26 e il 50 % del fatturato realizza solo in parte al proprio interno le lavorazioni meccaniche, mentre un 27,3 % delle aziende intervistate di questa fascia demanda all’ esterno le lavorazioni meccaniche. Il 25 % delle imprese con export sopra il 50 %, dato in calo rispetto all’ Indagine dello scorso anno, effettua tutte le lavorazioni meccaniche internamente, mentre il 75 % demanda in parte a subfornitori le lavorazioni meccaniche tenendo in casa solo quelle più strategiche. Indicazioni
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