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Il caso

Un progetto molto ambizioso, che si è già concretizzato con la vendita della macchina pilota, riguarda una pannellatrice full electric in collaborazione con EsaAutomation dite abbiamo cercato una figura professionale che condividesse la nostra visione dell’ azienda e potesse darci del valore aggiunto. Gelli ha portato quella dinamicità commerciale di cui avevamo bisogno oltre alle sue competenze tecniche indiscutibili, soprattutto in ambito laser, che in questo settore sono un po’ la chiave di volta nel successo della vendita. E sono contento che abbia accettato di fare parte della nostra famiglia », sottolinea Graziano Castellan, altro grande protagonista di questa partnership.
Hub tecnico per l’ Europa Con il completamento dell’ azienda a livello di management, sono stati formalizzati due importanti accordi con i partner cinesi. « Il primo è un accordo commerciale: come ADH Italia, come detto, rappresentiamo il costruttore, rivendiamo il prodotto che viene fatto in Cina seguendo nostre precise indicazioni tecniche e normative e ci occupiamo del service per tutto il mercato italiano », afferma nuovamente Luca Gelli, che prosegue: « Il secondo accordo ci vede responsabili dell’ Hub tecnico di ADH per l’ Europa: tutte le problematiche che si sviluppano nel territorio europeo, oggi e domani, hanno il pieno supporto della filiale italiana, sia a livello tecnico che per quel che riguarda la disponibilità di parti di ricambio e di tecnici. In pratica, facciamo le veci di ADH Machine Tool in Europa. Non credo ci siano molte realtà cinesi ad avere adottato un modello del genere ».
Accelerazione tecnologica In un mondo del laser caratterizzato da una rapida e costante evoluzione, ADH Machine Tool continua il proprio percorso spingendo parecchio l’ acceleratore a livello tecnologico, atteggiamento di cui ovviamente beneficiano i prodotti. « Abbiamo potuto vedere presso alcuni clienti cinesi del nostro partner l’ utilizzo di macchine laser di grandi dimensioni per processare grossi spessori con potenze importanti, con velocità di taglio che farebbero impallidire il migliore plasma. Parliamo di spessori dai 15 ai 30 mm tagliati in maniera eccezionale dal punto di vista qualitativo e con velocità sbalorditive, per esempio un 20 mm tagliato a 6,5 m / min in aria compressa. Fino a poco tempo fa una combinazione di ossigeno applicata alla tecnologia laser su una lamiera di scarsa qualità poteva compromettere la qualità di taglio o causare esplosioni. Lavorando con un gas inerte questo problema è azzerato e dunque si può tagliare senza problemi anche la lamiera di qualità bassa. Oggi il taglio laser può realmente sdoganare i 30-35 mm: i 100-130 A plasma erano già stati sostituiti dalla tecnologia laser qualche anno fa, adesso stiamo assorbendo i 200-300 A e siamo certi che presto arriveremo a sostituire i 400 A. In pratica, stiamo assistendo a una rapida presa di posizione del mondo laser sul plasma », conferma Luca Gelli.
Il fronte delle macchine tubo Le macchine tubo, in ADH, sono viste come una nuova sfida. L’ a- zienda offre soluzioni interessanti, che vanno dal tubo standard di diametro 220-250 mm fino a macchine da 850 mm di diametro e carico / scarico automatico di 12 m, con 4 mandrini. « Il mercato oggi richiede qualcosa in più di una canonica macchina due mandrini con un tubo da 220 mm- spiega ancora Luca Gelli- ADH ha raccolto la sfida su tutta la famiglia della lavorazione da barra: parliamo di profili che partono dai 6 m e arrivano a 12 m e possono essere scaricati come tagliati da un minimo di 2 m fino alla lunghezza massima in carico aggiungendo dei mandrini. La famiglia di macchine tubo di ADH presenta un’ ottima meccanica e performance di tutto rispetto: basti pensare che i mandrini vengono realizzati internamente. E questo per quel che riguarda il classico tubolare. Una bella novità è che in ADH è stato deciso di dedicare una macchina alla lavorazione delle IPE: la trave non ruota più, viene posizionata con un sistema di scorrimento a rulli e uno spingitore idraulico per portarla in posizione e la lavorazione viene effettuata da una testa di taglio laser a 5 assi. È una macchina davvero innovativa, che potrebbe avere una rapida diffusione potendo lavorare travi dell’ altezza massima di 1 m”, anticipa Gelli.
Uno sguardo al futuro, tutto full electric « Per il futuro di ADH Italia vedo la prosecuzione di una società che ha una forte natura tecnica votata al supporto del cliente nel post vendita che, a mio giudizio, è quello che manca oggi nella fascia medium o entry level- conclude Graziano Castellan- Non solo abbiamo delle macchine fatte molto bene ma soprattutto le giuste competenze per seguire i clienti dopo la vendita, affiancandoli e rispondendo alle loro necessità tecniche. Lo dico con cognizione di causa, forte del know-how legato soprattutto all’ assistenza, affinato grazie a importanti esperienze nel mondo delle pannellatrici su cui io e Riccardo Grispo abbiamo fondato questa azienda che è in forte crescita e siamo convinti ci regalerà grandi soddisfazioni. A tale proposito mi piace segnalare che dalla collaborazione con ADH Machine Tool è nata un’ idea innovativa proprio nel campo delle pannellatrici: è un progetto molto ambizioso che si è già concretizzato con la vendita della macchina pilota, una pannellatrice full electric in collaborazione con ESA, come accennato da Luca in precedenza, che presenteremo alla fiera Blechexpo di Stoccarda a ottobre di quest’ anno ».
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