piùAdditive
33 . BI-MU : cerimonia inaugurale piùAdditive in BI-MUpiù tamento fondamentale sia nel panorama nazionale che internazionale . In attesa del prossimo ottobre , gli operatori del settore hanno già partecipato a eventi di aggregazione e confronto loro dedicati e che anticiperanno i temi dell ’ esposizione . Il calendario dei prossimi eventi , ulteriori dettagli sull ’ iniziativa e informazioni per l ’ iscrizione sono disponibili nel sito www . bimu . it . Di seguito l ’ intervista rilasciata a gennaio 2024 a Luigi Galdabini , Presidente di AITA-Associazione Italiana Tecnologie Additive .
LUIGI GALDABINI , PRESIDENTE DI AITA Siamo alle soglie del decimo anno di attività di AITA : come è cambiato il settore in questo tempo ? « Quando nel 2014 , dal lungo lavoro di Ucimu-Sistemi per Produrre nacque lo spin-off AITA , il tema delle tecnologie additive era in pieno effetto “ hype ”. Le aspettative , in molti casi figlie della scarsa conoscenza del tema , erano molto più alte delle reali potenzialità . Oggi il comparto ha una struttura abbastanza definita a livello mondiale e italiano . In quest ’ ultimo contesto con orgoglio posso dire che anche AITA ha fatto la sua parte . Ma è anche vero che in dieci anni tutto è cambiato : molti processi industriali prima svolti con le tradizionali tecnologie ora sono appannaggio dell ’ Additive Manufacturing . Altro che “ tecnologia per la prototipazione ”, appellativo che per i primi anni è stato affibbiato a questo comparto da chi lo osservava con un misto di preoccupazione e diffidenza . Grazie all ’ incremento del numero di materiali utilizzabili per la stampa 3D , all ’ introduzione di stampanti di grandi dimensioni per l ’ edilizia e l ’ industria , al bioprinting , all ’ integrazione di tecnologie avanzate come l ’ AI e la robotica e all ’ implementazione di standard che migliorano l ’ interoperabilità tra diverse piattaforme , il settore si sta sviluppando anche in campi di applicazione prima impensabili ».
Che impatto avranno le tematiche legate alla sostenibilità sul futuro del settore ? « Additive e sostenibilità per forza di cose sono interdipendenti . La stampa 3D consente la produzione di componenti complessi senza la necessità di assemblare parti diverse e sfruttando solo la quantità di materiale realmente necessaria per creare un oggetto , riducendo molto gli scarti . Non va poi sottovalutato lo sviluppo della stampa 3D con materiali biodegradabili e riciclabili e nemmeno il fattore logistica , perché l ’ Additive permette di avvicinare la produzione di pezzi al luogo di utilizzo riducendo quindi l ’ inquinamento dell ’ ambiente ».
Crede che il settore sia arrivato al massimo della capacità produttiva o ci saranno altri sviluppi ? « Ciò che stiamo osservando credo sia la “ punta dell ’ iceberg ” rispetto a quello che accadrà nel prossimo decennio . A conferma di questo vorrei citare due studi : il primo , realizzato dall ’ Epo ( l ’ ufficio europeo dei brevetti ), rivela che nell ’ ultimo decennio le domande di brevetto di soluzioni Additive Manufacturing hanno registrato un aumento medio annuo di circa il 30 %, al punto che il totale delle richieste risulta sei volte superiore a quello relativo agli altri settori di alta tecnologia . Il secondo studio , realizzato da Oxford Economics , mostra come il settore dell ’ additivo a livello mondiale abbia triplicato il suo giro d ’ affari tra il 2016 e il 2022 , passando da circa 6 a 18 miliardi di dollari . Un business che vede Stati Uniti ed Europa fare la parte del leone e l ’ Italia essere stabilmente tra i mercati più importanti con una quota del 4,7 % sul volume totale , alle
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