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LOAT H E
WHITE EDITION
– Rompiamo il ghiaccio: quale significato at-
tribuisci al vostro nome, e cosa si cela dietro al
motto “Loathe as one”? C’è qualcosa di segreto o
ancora non rivelato alla stampa che vorresti rac-
contare ai nostri lettori?
nuare sempre più su questa strada.
– Le precedenti release dei Loathe sono sta-
te accolte in maniera positiva dalla stampa di
settore, sia per quanto riguarda i testi dei vostri
brani che per il contenuto prettamente musica-
le. Come descriveresti il processo artistico che vi
ha portati alla vostra ultima fatica discografica, I
Let It In And It Took Everything?
Per me il nome Loathe (odiare profondamente/de-
testare ndr) è abbastanza controverso. Chi lo legge
potrebbe pensare “ah, un’altra band metal con un
nome legato alla rabbia”, ma per me è qualcosa che
va ben oltre. Quando vedo il nostro nome, o anche
solo quando ci penso, mi viene in mente che potreb-
be tranquillamente essere un qualcosa capace di as-
sociarsi a qualsiasi tipo di musica, in base a come le
persone lo interpretano o a come lo immaginano in
un qualsivoglia contesto.
È stato senza ombra di dubbio il processo di scrittura
più lungo che abbiamo affrontato fin’ora, contrad-
distinto da alti e bassi legati a momenti positivi e ad
altri negativi. Il risultato è ciò che potete ascoltare
oggi nella nostra release, e non sarebbe potuta anda-
re diversamente. Tutti i modi in cui abbiamo conce-
pito la scrittura dell’album erano insiti nelle nostre
vite; sostanzialmente, è stato una via di uscita attra-
verso la quale le nostre sofferenze personali ci hanno
permesso di assemblare il full lenght, ostacolo dopo
ostacolo.
– Il progetto Loathe è ormai attivo da sei anni:
come valuti tutto ciò? Come è cambiata, in que-
sto periodo, la “routine” della band, per quanto
riguarda la scrittura e l’attività live?
– Il vostro nuovo album è una vera e propria
boccata di aria fresca all’interno del contesto
heavy, in grado di strizzare l’occhio alla melodia,
senza tuttavia diventare mainstream. Quali sono
state le principali influenze musicali dalle quali
avete tratto ispirazione nel corso del periodo di
scrittura?
È incredibile, ma non sembra affatto di aver già per-
corso tutta questa strada. Il nostro progetto ci sem-
bra sempre nuovo e divertente allo stesso tempo. La
scrittura è evoluta col tempo, di pari passo con le dif-
ferenti influenze che volevamo aggiungere al nostro
sound, come è naturale che sia. Relativamente ai live,
abbiamo cercato di avvicinare il nostro materiale ver-
so una platea più ampia di band che partecipavano
agli show più grandi, cercando di rendere tutto più “a
misura Loathe”. Quello che ci auguriamo è di conti-
TBA
Rispondo per quanto riguarda il sottoscritto, in quan-
to il resto della band avrebbe di sicuro altre idee. Di-
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