TBA The White Edition - Issue #03 | Page 23

3 LOAT H E WHITE EDITION – Rompiamo il ghiaccio: quale significato at- tribuisci al vostro nome, e cosa si cela dietro al motto “Loathe as one”? C’è qualcosa di segreto o ancora non rivelato alla stampa che vorresti rac- contare ai nostri lettori? nuare sempre più su questa strada. – Le precedenti release dei Loathe sono sta- te accolte in maniera positiva dalla stampa di settore, sia per quanto riguarda i testi dei vostri brani che per il contenuto prettamente musica- le. Come descriveresti il processo artistico che vi ha portati alla vostra ultima fatica discografica, I Let It In And It Took Everything? Per me il nome Loathe (odiare profondamente/de- testare ndr) è abbastanza controverso. Chi lo legge potrebbe pensare “ah, un’altra band metal con un nome legato alla rabbia”, ma per me è qualcosa che va ben oltre. Quando vedo il nostro nome, o anche solo quando ci penso, mi viene in mente che potreb- be tranquillamente essere un qualcosa capace di as- sociarsi a qualsiasi tipo di musica, in base a come le persone lo interpretano o a come lo immaginano in un qualsivoglia contesto. È stato senza ombra di dubbio il processo di scrittura più lungo che abbiamo affrontato fin’ora, contrad- distinto da alti e bassi legati a momenti positivi e ad altri negativi. Il risultato è ciò che potete ascoltare oggi nella nostra release, e non sarebbe potuta anda- re diversamente. Tutti i modi in cui abbiamo conce- pito la scrittura dell’album erano insiti nelle nostre vite; sostanzialmente, è stato una via di uscita attra- verso la quale le nostre sofferenze personali ci hanno permesso di assemblare il full lenght, ostacolo dopo ostacolo. – Il progetto Loathe è ormai attivo da sei anni: come valuti tutto ciò? Come è cambiata, in que- sto periodo, la “routine” della band, per quanto riguarda la scrittura e l’attività live? – Il vostro nuovo album è una vera e propria boccata di aria fresca all’interno del contesto heavy, in grado di strizzare l’occhio alla melodia, senza tuttavia diventare mainstream. Quali sono state le principali influenze musicali dalle quali avete tratto ispirazione nel corso del periodo di scrittura? È incredibile, ma non sembra affatto di aver già per- corso tutta questa strada. Il nostro progetto ci sem- bra sempre nuovo e divertente allo stesso tempo. La scrittura è evoluta col tempo, di pari passo con le dif- ferenti influenze che volevamo aggiungere al nostro sound, come è naturale che sia. Relativamente ai live, abbiamo cercato di avvicinare il nostro materiale ver- so una platea più ampia di band che partecipavano agli show più grandi, cercando di rendere tutto più “a misura Loathe”. Quello che ci auguriamo è di conti- TBA Rispondo per quanto riguarda il sottoscritto, in quan- to il resto della band avrebbe di sicuro altre idee. Di- | 23