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ALL TIME LOW
WHITE EDITION
Nothing Personal e mi è piaciuta molto l’idea di
re-immaginare il disco dopo dieci anni, perché
voi continuate a fare alcune di quelle canzoni
live ma siete cresciuti da quando le avete scritte
e ovviamente non le fate più allo stesso modo.
è uscito anche un documentario che vi ha se-
guiti durante questo processo, che ha reso tutto
ancora più interessante. Come avete deciso di
celebrare Nothing Personal in questo modo? dischi a quel tempo.
Volevamo fare qualcosa di più dei soli show di anni-
versario (che abbiamo comunque fatto). Nothing
Personal è sempre sembrato il disco che ci ha resi una
band che non sarebbe sparita dalla faccia della Terra
all’improvviso, e per questo sentivamo che meritasse
qualcosa di speciale… Per non parlare poi del fatto che
è stato una figata tornare indietro e rivisitare alcune di
quelle canzoni che non sono entrate stabilmente nei
nostri set. È proprio molto lo scenario da “svegli dalla notte pri-
ma” e non abbiamo ancora finito!
– Per chiudere in modo più leggero: quel è lo
scenario giusto per la pate di Sleeping In che
dice “7 in the morning / wanna listen to Brit-
ney?” Vi state svegliando alle 7 di mattina e
proponi di ascoltare Britney come prima cosa,
o siete svegli dalla sera prima e ascoltare Bri-
tney sarebbe il modo migliore per proseguire?
– Potrebbe essere in qualche modo la ragione
di questa sensazione di “vecchi” All Time Low
nel disco? Come se tornare a fare quelle can-
zoni del passato vi abbia influenzato?
Non credo, perché la rilavorazione di Nothing Perso-
nal è stata successiva alla scrittura e la registrazione di
Wake Up, Sunshine. Le due cose non si sono incrocia-
te molto, ma direi che pensare e riconoscere quel di-
sco (Nothing Personal) ci ha dato un ritrovato senso
di apprezzamento del processo e di come facevamo i
TBA
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