4 TEAL EDITION CLAUDYM
– Ti sei inizialmente fatta un nome come illustratrice , anzi più specificamente come miniaturista . Ci racconti un pochino qual è la tua visione artistica , che cosa e come decidi di rappresentare nelle tue opere d ’ arte ? Dietro ogni tua miniatura quanto c ’ è di lavoro pregresso e quanto invece c ’ è di ispirazione del momento ?
Diciamo che mi faccio ispirare dalla quotidianità , da quello che vedo , perché le mie miniature sono legate alla cultura pop . Mi piace raffigurare soggetti connessi ai film e alle serie che guardo , alla musica che ascolto , ma anche quelle cose che creano dell ’” hype ”: un po ’ perché mi faccio coinvolgere anch ’ io , un po ’ per cercare di dare una mia interpretazione del mondo mainstream . Dividerei il processo creativo in un 50 / 50 di istinto e ricerca ; dipende dal progetto e dalle esperienze vissute in quel momento : sui miei lavori in genere vado più di pancia , mentre per collaborazioni e commissioni c ’ è una maggiore componente di studio preparatorio .
– In una tua intervista dicevi che la tua musica e le tue illustrazioni a uno sguardo superficiale potrebbero sembrare due mondi abbastanza distinti e forse anche un po ’ difficili da coniugare , ma che secondo te c ’ era una sorta di legame di fondo . In che tipo di rapporto credi che stiano le due cose ?
La musica e l ’ arte per me sono due flussi che si completano : anche se si muovessero su due corsie parallele destinate a non incrociarsi mai , alla fine lo farebbero , perché quando non faccio musica disegno e viceversa , e ciò influenza molto entrambi i percorsi . Nell ’ ultimo periodo però ho capito che dovevo trovare un modo per rendere efficace e visibile questa relazione . Sono un ’ amante dell ’ immagine , intesa come rappresentazione visiva di un contenuto ( in questo caso la musica ): video , copertina , merchandising , ecc . Mi piace dare attenzione anche a questa parte , quindi per esempio per La parte peggiore di me ho pensato di creare dei fiammiferi ( legati a tutto il concept del singolo ) da me illustrati in occasione dell ’ uscita del pezzo . Ho realizzato lo storyboard del video e ora che mi sto approcciando al mondo delle customizzazioni mi piacerebbe creare dei capi personalizzati in vista dei vari live .
– Hai detto di aver aspettato del tempo prima di approcciare in prima persona la musica come artista , perché attendevi di sentirti pronta . Cosa ti faceva sentire “ non pronta ” in precedenza , e quand ’ è invece che è scattata la molla per cui ti sei detta “ okay , questo è il momento ”?
È un po ’ banale , ma credo di essermi “ sentita pronta ” quando ho capito che guardandomi indietro avrei potuto accettare il lavoro fatto : avevo raggiunto un livello mio personale di capacità e consapevolezza per il quale sentivo che non mi sarei pentita o vergognata di quell ’ inizio , cosa che invece facevo prima . In realtà sono una persona super critica , quindi cambierei tantissime cose fatte , com ’ è giusto che sia , ma non le cancellerei .
– Come descriveresti fin qui la tua traiettoria musicale , dai primi brani in inglese a La parte peggiore di me ? Credi che in questo arco di tempo sia in qualche modo cambiato il tuo modo di scrivere e approcciare le canzoni , al di là ovviamente del cambio di lingua che immagino non sia stato un cambio indifferente ?
So che cinque pezzi sono pochi per poter notare una transizione , uno sviluppo stilistico , però credo che si senta il passaggio dalle iniziali sonorità elettro-pop a quelle degli ultimi pezzi , con un pop più contaminato , più strumentale e ricercato . Realizzavo proprio l ’ altro giorno quanto sia cambiato anche il mio approccio alla stesura dei brani . Non so per quale ragione , ma con l ’ inglese partivo sempre dalle strofe sia a livello armonico che di scrittura , il che era molto strano perché il focus classico del singolo è il ritornello , ma a me veniva sempre dopo e con meno scioltezza . Ora invece in testa e sui fogli ho solo ritornelli e se non chiudo quelli faccio molta fatica a lavorare sul resto della canzone .
– Su Spotify vedo che il remix di La parte peggiore di me ha il doppio degli stream della versione originale . Che effetto fa per te sapere che potenzialmente il remix ha raggiunto il doppio delle persone dell ’ originale ?
Mi fa molto piacere perché è un buon traguardo . Vedere una crescita è sempre gratificante , ma al di là degli stream credo che il pezzo originale abbia avuto una risonanza maggiore . Il remix è finito in una playlist più grande , che ormai sappiamo essere fondamentale per gli ascolti , ma nel concreto la versione originale ha
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