TBA The Red Edition - Issue #02 | Page 33

2 RED EDITION AURORO BOREALO – Ciao Auroro! Ti hanno mai chiesto se ci sei o ci fai? Nel senso, quanto di Auroro Borealo è reale e quanto è un personaggio? sta persona, concedimi di dirti che potreste trovare argomenti più interessanti su cui dibattere, per que- sto esistono Sanremo e Bugo e Morgan. Purtroppo ci sono, anche perché se ci pensi, quali sono i tratti distintivi del mio “personaggio”? Auto- ironico? Dissacrante? Cretino? Schifoso? Sono tut- te cose che, ahimé, sono davvero; le trasferisco solo nelle canzoni, nelle foto e nelle stories. Fa solo strano perché mi faccio chiamare Auroro Borealo ma avrei potuto benissimo mettere un nome inventato, ches- sò, Francesco Roggero, e sarebbe stata la stessa cosa. – Implacabile è uscito l’1 gennaio ed è il primo al- bum del decennio. Come ti senti se ti fermi a pen- sare che qualcuno tra qualche anno guarderà il primo album del decennio e vedrà il tuo? Avendo perso totalmente il controllo e il potere de- cisionale su questo disco, lo guardo un po’ come un anziano guarda i cantieri: con il giusto distacco e con una minima dose di giudizio. Mi piace molto così, era esattamente quello che cercavo quando ho messo in vendita il master del’album; volevo rinunciare com- pletamente a ogni tipo di titolarità e di decisione. Credo sia una scelta punk. – Una volta ho avuto una discussione con una persona che affermava che Auroro Borealo suo- nasse meglio live che su CD. Diceva che tue esi- bizioni sono infatti molto punk mentre su CD suoni molto diverso, ti sei mai accorto di questo gap? Pensi che il successo dei live di Auroro risieda in questa caratteristica? – Hai venduto il master su subito.it, avresti mai pensato che qualcuno ti avrebbe preso sul serio e offerto addirittura 40.000€? Musicalmente le canzoni sono identiche su disco e nel live. La vera differenza è solo nella “cazzimma”, dal vivo mi diverto molto di più, è dunque normale che i concerti risultino più coinvolgenti dei dischi; tanto più che faccio schifo a cantare quindi è normale che in studio io sia imbarazzato, soffro per l’ascolta- tore che deve sorbirsi la mia voce ben poco professio- nale. Quanto alla discussione che hai avuto con que- TBA Onestamente no, ma se ci pensi non sono poi tanti soldi. Con 2000 dischi venduti a 20 euro, chiunque abbia la proprietà del master avrà già assorbito i costi dell’acquisto. Il punto è che siamo abituati a sminuire il valore delle opere artistiche, quindi ci fa strano par- lare di queste cifre. Ma è semplicemente una somma decorosa per un artista al suo quarto album; o alme- | 33