2
RED EDITION
AURORO BOREALO
– Ciao Auroro! Ti hanno mai chiesto se ci sei o ci
fai? Nel senso, quanto di Auroro Borealo è reale e
quanto è un personaggio? sta persona, concedimi di dirti che potreste trovare
argomenti più interessanti su cui dibattere, per que-
sto esistono Sanremo e Bugo e Morgan.
Purtroppo ci sono, anche perché se ci pensi, quali
sono i tratti distintivi del mio “personaggio”? Auto-
ironico? Dissacrante? Cretino? Schifoso? Sono tut-
te cose che, ahimé, sono davvero; le trasferisco solo
nelle canzoni, nelle foto e nelle stories. Fa solo strano
perché mi faccio chiamare Auroro Borealo ma avrei
potuto benissimo mettere un nome inventato, ches-
sò, Francesco Roggero, e sarebbe stata la stessa cosa. – Implacabile è uscito l’1 gennaio ed è il primo al-
bum del decennio. Come ti senti se ti fermi a pen-
sare che qualcuno tra qualche anno guarderà il
primo album del decennio e vedrà il tuo?
Avendo perso totalmente il controllo e il potere de-
cisionale su questo disco, lo guardo un po’ come un
anziano guarda i cantieri: con il giusto distacco e con
una minima dose di giudizio. Mi piace molto così, era
esattamente quello che cercavo quando ho messo in
vendita il master del’album; volevo rinunciare com-
pletamente a ogni tipo di titolarità e di decisione.
Credo sia una scelta punk.
– Una volta ho avuto una discussione con una
persona che affermava che Auroro Borealo suo-
nasse meglio live che su CD. Diceva che tue esi-
bizioni sono infatti molto punk mentre su CD suoni
molto diverso, ti sei mai accorto di questo gap?
Pensi che il successo dei live di Auroro risieda in
questa caratteristica?
– Hai venduto il master su subito.it, avresti mai
pensato che qualcuno ti avrebbe preso sul serio e
offerto addirittura 40.000€?
Musicalmente le canzoni sono identiche su disco e
nel live. La vera differenza è solo nella “cazzimma”,
dal vivo mi diverto molto di più, è dunque normale
che i concerti risultino più coinvolgenti dei dischi;
tanto più che faccio schifo a cantare quindi è normale
che in studio io sia imbarazzato, soffro per l’ascolta-
tore che deve sorbirsi la mia voce ben poco professio-
nale. Quanto alla discussione che hai avuto con que-
TBA
Onestamente no, ma se ci pensi non sono poi tanti
soldi. Con 2000 dischi venduti a 20 euro, chiunque
abbia la proprietà del master avrà già assorbito i costi
dell’acquisto. Il punto è che siamo abituati a sminuire
il valore delle opere artistiche, quindi ci fa strano par-
lare di queste cifre. Ma è semplicemente una somma
decorosa per un artista al suo quarto album; o alme-
|
33