TBA The Red Edition - Issue #02 | Page 30

2 RED EDITION GAZEBO PENGUINS Molti amici conosciuti sotto ai palchi di LEGNA giu- stamente non li si incrocia più. La maggior parte del pubblico è cambiata. Ora ai concerti sono per lo più facce nuove, e se incroci uno sguardo che ti porta in- dietro di anni viene subito da abbracciarsi. Il che è molto bello, son sincero - il fatto che ci sia stato un ricambio, intendo. È una cosa su cui non mi sono mai soffermato molto a riflettere, ma che sto vedendo molto chiaramente in queste tour dei 15 anni. Arriva gente nuova benché non ci sia nulla di nuovo da sen- tire. E pure tanta. E la reazione ai concerti è sempre molto empatica, come piace a noi. Sono molto stupi- to, e contento. rico che vorrebbe pubblicare quelli. Noi ci gasiamo più di lui e da lì non ci siamo più schiodati. Molto fe- licemente. Da quando ci siamo formati abbiamo fatto uscire 55 canzoni - la maggior parte per TLLT. Festeggiare 15 anni assieme all’etichetta che ha pub- blicato quasi tutta la nostra musica è indubbiamente una curiosa coincidenza. Le coincidenze hanno un fascino non solo in quanto somma-di-probabilità-che-convergono. Hanno un fascino in quanto potrebbe tranquillamente essere che le coincidenze che vediamo coincidere siano solo una piccolissima parte delle coincidenze che invece accadono - ma che non siamo capaci di percepire. Potrebbe essere che le cose coincidano ininterrotta- mente, e non lo sappiamo. E la coincidenza che chia- miamo tale in realtà sia solo una delle tante. Il senso potrebbe essere che le coincidenze a quel punto non esistono più. E che il nostro incontro con To Lose La Track, allora, diventi una fetta di destino. Un incon- tro che non poteva non succedere. Che bella rifles- sione. – Il migliore e il peggior momento di questi 15 anni di Gazebo Penguins? I momenti peggiori sono quelle volte in cui stai suo- nando in una situazione assurda, dove magari ti pa- gano pure tanto, non c’è un cane a vedere il concerto, non vedi l’ora di andare in albergo, guardi la scaletta sperando manchi poco e non sei neanche a metà. – Oltre ai 15 anni dei Gazebo festeggiamo anche i 15 anni di TLLT. Legna è stato una delle prime rele- ase di Luca, negli anni vi siete entrambi molto evo- luti e siete riusciti a fare grandi cose. Possiamo dire anche che siete attualmente voi uno dei gruppi di punta di TLLT. Quanto pensate che l’incontro tra voi e Luca vi abbia influenzato reciprocamente? – Domanda di rito prima dei saluti: cosa ci dob- biamo aspettare prossimamente dai Gazebo Pen- guins? Concerti e nuove canzoni. È quello che facciamo - e che vorremmo fare almeno per altri 15 anni. A voler essere molto analitici, di qualsiasi cosa si fac- cia, si potrebbe dire che quella cosa ti sta cambiando la vita. Ma l’uscita di Legna non la potremo mai scordare. Era il 2005 quando usciva Penguin Invasion, il primo nostro demo autoprodotto e nel 2009 The name is not the named, per Suiteside records. Ma non è che come disco fosse andato proprio alle stelle. Anzi. Ca- pitava spesso che coscienziosamente ci dimenticas- simo in giro qualche copia sperando che qualcuno se la filasse. Arriva il 2011 e abbiamo in mano 8 pezzi di Legna e cerchiamo un’etichetta che ci caghi. Jacopo, che stava lavorando alle grafiche, ci dice che avrebbe mandato la roba a un’etichetta che secondo lui faceva al caso nostro, To Lose La Track, che per noi all’epoca era solo un nome bellissimo e poco più. Succede che Luca Benni ascolta i provini ed è così ca- TBA | 30