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RED EDITION
GAZEBO PENGUINS
Molti amici conosciuti sotto ai palchi di LEGNA giu-
stamente non li si incrocia più. La maggior parte del
pubblico è cambiata. Ora ai concerti sono per lo più
facce nuove, e se incroci uno sguardo che ti porta in-
dietro di anni viene subito da abbracciarsi. Il che è
molto bello, son sincero - il fatto che ci sia stato un
ricambio, intendo. È una cosa su cui non mi sono mai
soffermato molto a riflettere, ma che sto vedendo
molto chiaramente in queste tour dei 15 anni. Arriva
gente nuova benché non ci sia nulla di nuovo da sen-
tire. E pure tanta. E la reazione ai concerti è sempre
molto empatica, come piace a noi. Sono molto stupi-
to, e contento.
rico che vorrebbe pubblicare quelli. Noi ci gasiamo
più di lui e da lì non ci siamo più schiodati. Molto fe-
licemente.
Da quando ci siamo formati abbiamo fatto uscire 55
canzoni - la maggior parte per TLLT.
Festeggiare 15 anni assieme all’etichetta che ha pub-
blicato quasi tutta la nostra musica è indubbiamente
una curiosa coincidenza.
Le coincidenze hanno un fascino non solo in quanto
somma-di-probabilità-che-convergono. Hanno un
fascino in quanto potrebbe tranquillamente essere
che le coincidenze che vediamo coincidere siano solo
una piccolissima parte delle coincidenze che invece
accadono - ma che non siamo capaci di percepire.
Potrebbe essere che le cose coincidano ininterrotta-
mente, e non lo sappiamo. E la coincidenza che chia-
miamo tale in realtà sia solo una delle tante. Il senso
potrebbe essere che le coincidenze a quel punto non
esistono più. E che il nostro incontro con To Lose La
Track, allora, diventi una fetta di destino. Un incon-
tro che non poteva non succedere. Che bella rifles-
sione.
– Il migliore e il peggior momento di questi 15 anni
di Gazebo Penguins?
I momenti peggiori sono quelle volte in cui stai suo-
nando in una situazione assurda, dove magari ti pa-
gano pure tanto, non c’è un cane a vedere il concerto,
non vedi l’ora di andare in albergo, guardi la scaletta
sperando manchi poco e non sei neanche a metà.
– Oltre ai 15 anni dei Gazebo festeggiamo anche i
15 anni di TLLT. Legna è stato una delle prime rele-
ase di Luca, negli anni vi siete entrambi molto evo-
luti e siete riusciti a fare grandi cose. Possiamo dire
anche che siete attualmente voi uno dei gruppi di
punta di TLLT. Quanto pensate che l’incontro tra
voi e Luca vi abbia influenzato reciprocamente?
– Domanda di rito prima dei saluti: cosa ci dob-
biamo aspettare prossimamente dai Gazebo Pen-
guins?
Concerti e nuove canzoni. È quello che facciamo - e
che vorremmo fare almeno per altri 15 anni.
A voler essere molto analitici, di qualsiasi cosa si fac-
cia, si potrebbe dire che quella cosa ti sta cambiando
la vita.
Ma l’uscita di Legna non la potremo mai scordare.
Era il 2005 quando usciva Penguin Invasion, il primo
nostro demo autoprodotto e nel 2009 The name is
not the named, per Suiteside records. Ma non è che
come disco fosse andato proprio alle stelle. Anzi. Ca-
pitava spesso che coscienziosamente ci dimenticas-
simo in giro qualche copia sperando che qualcuno se
la filasse.
Arriva il 2011 e abbiamo in mano 8 pezzi di Legna e
cerchiamo un’etichetta che ci caghi.
Jacopo, che stava lavorando alle grafiche, ci dice che
avrebbe mandato la roba a un’etichetta che secondo
lui faceva al caso nostro, To Lose La Track, che per
noi all’epoca era solo un nome bellissimo e poco più.
Succede che Luca Benni ascolta i provini ed è così ca-
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