TBA The Red Edition - Issue #02 | Page 24

2 RED EDITION W H AT W E LO S T L’idea era quella di rappresentare la solitudine. Infat- ti abbiamo cercato di riprodurre una festa di comple- anno anni ‘90 in cui l’unica invitata è effettivamente la festeggiata. Il video prende chiaramente ispirazio- ne alla fotografia di Twin Peaks. – Ciao ragazzi! Curtains è uscita a maggio dell’anno scorso e ora siete tornati con un nuo- vo EP. Cosa è successo ai What We Lost durante questi mesi? Ciao! È stato un periodo particolarmente compli- cato, abbiamo lavorato tanto per concludere 3 pezzi non sapendo ancora come sarebbero usciti (singoli o EP). – Fate sempre uscire i video con Dreambound. Secondo voi quanto è importante il supporto di questa piattaforma per gli artisti emergenti? Per le band emergenti Dreambound è una manna dal cielo. Garantisce una visibilità che, soprattutto per il genere che facciamo, sarebbe difficile da raggiungere in autonomia. – I nuovi brani hanno diverse influenze che si di- scostano dai vecchi suoni dei What We Lost, con sonorità più shoegaze e meno hardcore. È stata un’evoluzione voluta e ponderata o si è trattato di una transizione naturale? – Avete calcato palchi e aperto ad artisti impor- tanti, quanto è importante per voi suonare in giro? È stato un cambiamento del tutto naturale, abbiamo voluto provare una strada diversa che potesse rispec- chiare i nostri gusti personali. Nulla toglie che per i prossimi lavori potremmo tornare sulle “vecchie” so- norità. Fondamentale. Ultimamente però, ci sentiamo di aver già calcato troppo il suolo italiano e vogliamo concentrarci sull’estero. – Il 7 febbraio è uscito il vostro nuovo EP di tre tracce Pretend to Sleep. Parlateci di come nasce una canzone dei What We Lost, sia dal punto di vista dei testi che da quello musicale. Dal punto di vista musicale siamo fortunati, tutti i membri suonano diversi strumenti e sono in grado di scrivere pezzi in autonomia. Chiaramente tutto ciò che viene scritto in solo, viene revisionato da tutti pri- ma di portarlo in studio. In studio ci ha sempre dato una grandissima mano Fede Ascari (Wavemotion Recordings). Per quando riguarda i testi sono sempre stati scritti da Simo. – Quali sono state le band che vi hanno maggior- mente influenzato durante la lavorazione di Pre- tend To Sleep? Mmh, parlando del presente sicuramente band come Parting Gift, Holding Absence, Tigers Jaw, Gleemer. Poi sicuramente tutta la wave dei The Cure, The Smi- ths ecc ecc. – Il primo singolo estratto dall’EP è stato Enough ed è stato accompagnato da un video. C’è qual- che concept dietro all’idea del video? TBA | 24