GREEN EDITION
I TA L I A N S C E N E
tuna con i mezzi di trasporto, come pensate di
uscire da questa maledizione?
soprattutto per gli artisti emergenti?
Determinate playlist editoriali di Spotify come Indie
Italia hanno il potere di farti scoprire parecchio. Devi
riuscire a “scalare la classifica” e arrivare in alto alla
playlist per sentire effetti enormi, ma comunque è
molto utile. Purtroppo e per fortuna, la canzone in
questione deve riuscire a conquistare il pubblico ab-
bastanza da rimanere ancorata in playlist. Ci son sta-
ti dei periodi per “tadb” in cui una percentuale vera-
mente grande di ascolti arrivava dalla playlist.
Purtroppo non ne abbiamo idea, abbiamo già rotto 3
furgoni in una sola estate. Ormai ci ridiamo sopra e
quasi ci diverte la cosa. Anche da casa, tramite Insta-
gram, diamo la possibilità al nostro pubblico di segui-
re le nostre disavventure.
– Arriviamo a un argomento dal quale imma-
gino non possiate mai scappare: è risaputo che
Nelson sia uno YouTuber, questo vi mette in una
situazione certamente di maggiore visibilità, ma
al tempo stesso vi espone molto di più a un certo
tipo di critiche gratuite. Avevamo affrontato nel
nostro progetto precedente questo discorso con
gli As It Is, che hanno una storia simile alla vostra.
Sembra che a voi questa situazione non sia mai
pesata più di tanto, come la gestite?
– Dopo il tour estivo avete già annunciato le date
invernali per promuovere questo EP, che segnano
per voi un altro traguardo. Pensando al fatto che
i vostri primi live risalgono a poco più di un anno
fa, vi aspettavate di fare così tante cose e di rice-
vere il feedback che avete ricevuto?
Assolutamente no, per noi è pazzesco. Sono pazze-
sche sia l’idea di suonare in posti come i Magazzini
Generali e il Locomotiv, sia l’idea che queste date 1/2
mesi prima siano già sold out.
Già quest’estate abbiamo avuto delle soddisfazioni
enormi, come ad esempio la serata al Biografilm fe-
stival di Bologna, dove mai mai mai avremmo pen-
sato di suonare. Ora chiudiamo proprio in bellezza,
siamo contentissimi e speriamo di regalare a chi ha
deciso di spendere i propri soldi per sentirci, una se-
rata all’altezza delle aspettative. Continuiamo a go-
derci quello che ci sta succedendo, con la carica e la
voglia di fare di sempre.
Ogni tanto qualche critica superficiale sulla questio-
ne arriva, ad esempio qualcuno che sceglie a priori
di non dare una chance all’ascolto, demonizzandoci
perché abbiamo uno YouYuber come cantante. Que-
sto però per fortuna succede poco e sempre meno.
Quello che cerchiamo di fare è differenziare il pub-
blico il più possibile. Proviamo infatti ad arrivare alla
gente sfruttando anche altri metodi, così che You-
Tube sia secondario. Per fare un esempio le playlist
di Spotify ci hanno aiutato molto, come anche apri-
re il tour dei Pinguini Tattici Nucleari. Detto questo,
cerchiamo invece a favore della band, di sfruttare
YouTube non come “trampolino”, ma come mezzo
per chi arriva appunto da altri luoghi per conoscerci
meglio, tramite i vlog. Certamente il nostro uso dei
social è massiccio, rispetto ad altri artisti, un po’ per
deformazione professionale, un po’ perché ci piace
rendere il nostro pubblico partecipe di tutto.
Tornando alle critiche, chiaro è che se un ascoltato-
re arriva dal pubblico di Nels su YouTube, rimane
solamente se gli piacciono le canzoni. Anzi, rischia
di arrivare pronto a criticare “l’invasione di un altro
media”, quindi a maggior ragione bisogna proprio
conquistarlo… e a quel punto poco importa da dove
arriva.
4/5
Tre tracce dal sound vivace, ma con testi romanticamen-
te malinconici. Con ultima stagione i rovere chiudono il
ciclo di “disponibile anche in mogano”, ricalcandone i
temi, ma con nuove sfumature.
– Siete finiti su un po’ di playlist di Spotify come
per esempio Indie Italia, quanto è significativo
secondo voi essere inseriti in playlist importanti,
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