TBA The Green Edition - Issue #01 | Page 19

GREEN EDITION I TA L I A N S C E N E tuna con i mezzi di trasporto, come pensate di uscire da questa maledizione? soprattutto per gli artisti emergenti? Determinate playlist editoriali di Spotify come Indie Italia hanno il potere di farti scoprire parecchio. Devi riuscire a “scalare la classifica” e arrivare in alto alla playlist per sentire effetti enormi, ma comunque è molto utile. Purtroppo e per fortuna, la canzone in questione deve riuscire a conquistare il pubblico ab- bastanza da rimanere ancorata in playlist. Ci son sta- ti dei periodi per “tadb” in cui una percentuale vera- mente grande di ascolti arrivava dalla playlist. Purtroppo non ne abbiamo idea, abbiamo già rotto 3 furgoni in una sola estate. Ormai ci ridiamo sopra e quasi ci diverte la cosa. Anche da casa, tramite Insta- gram, diamo la possibilità al nostro pubblico di segui- re le nostre disavventure. – Arriviamo a un argomento dal quale imma- gino non possiate mai scappare: è risaputo che Nelson sia uno YouTuber, questo vi mette in una situazione certamente di maggiore visibilità, ma al tempo stesso vi espone molto di più a un certo tipo di critiche gratuite. Avevamo affrontato nel nostro progetto precedente questo discorso con gli As It Is, che hanno una storia simile alla vostra. Sembra che a voi questa situazione non sia mai pesata più di tanto, come la gestite? – Dopo il tour estivo avete già annunciato le date invernali per promuovere questo EP, che segnano per voi un altro traguardo. Pensando al fatto che i vostri primi live risalgono a poco più di un anno fa, vi aspettavate di fare così tante cose e di rice- vere il feedback che avete ricevuto? Assolutamente no, per noi è pazzesco. Sono pazze- sche sia l’idea di suonare in posti come i Magazzini Generali e il Locomotiv, sia l’idea che queste date 1/2 mesi prima siano già sold out. Già quest’estate abbiamo avuto delle soddisfazioni enormi, come ad esempio la serata al Biografilm fe- stival di Bologna, dove mai mai mai avremmo pen- sato di suonare. Ora chiudiamo proprio in bellezza, siamo contentissimi e speriamo di regalare a chi ha deciso di spendere i propri soldi per sentirci, una se- rata all’altezza delle aspettative. Continuiamo a go- derci quello che ci sta succedendo, con la carica e la voglia di fare di sempre. Ogni tanto qualche critica superficiale sulla questio- ne arriva, ad esempio qualcuno che sceglie a priori di non dare una chance all’ascolto, demonizzandoci perché abbiamo uno YouYuber come cantante. Que- sto però per fortuna succede poco e sempre meno. Quello che cerchiamo di fare è differenziare il pub- blico il più possibile. Proviamo infatti ad arrivare alla gente sfruttando anche altri metodi, così che You- Tube sia secondario. Per fare un esempio le playlist di Spotify ci hanno aiutato molto, come anche apri- re il tour dei Pinguini Tattici Nucleari. Detto questo, cerchiamo invece a favore della band, di sfruttare YouTube non come “trampolino”, ma come mezzo per chi arriva appunto da altri luoghi per conoscerci meglio, tramite i vlog. Certamente il nostro uso dei social è massiccio, rispetto ad altri artisti, un po’ per deformazione professionale, un po’ perché ci piace rendere il nostro pubblico partecipe di tutto. Tornando alle critiche, chiaro è che se un ascoltato- re arriva dal pubblico di Nels su YouTube, rimane solamente se gli piacciono le canzoni. Anzi, rischia di arrivare pronto a criticare “l’invasione di un altro media”, quindi a maggior ragione bisogna proprio conquistarlo… e a quel punto poco importa da dove arriva. 4/5 Tre tracce dal sound vivace, ma con testi romanticamen- te malinconici. Con ultima stagione i rovere chiudono il ciclo di “disponibile anche in mogano”, ricalcandone i temi, ma con nuove sfumature. – Siete finiti su un po’ di playlist di Spotify come per esempio Indie Italia, quanto è significativo secondo voi essere inseriti in playlist importanti, TBA 1 | 19