TBA The Green Edition - Issue #01 | Page 14

1 GREEN EDITION I TA L I A N S C E N E – Abbiamo avuto il piacere di vederti dal vivo quest’estate in apertura ai Rovere, è stato un anno impegnativo per te, quali sono i traguardi di cui sei più orgoglioso? dall’uscita e noi rispondiamo così: con la musica. Il secondo è legato al fatto che una domanda così al giorno d’oggi sembra frivola, vogliamo che veramen- te le persone si prendano un momento per riflettere e si chiedano come va, cosa che è molto impegnativa al giorno d’oggi perché siamo distratti per la veloci- tà con cui accadono le cose, per i ritmi frenetici che impone la vita di tutti i giorni. Il terzo motivo che è quello principale è legato al fatto che dentro ai miei testi si parli tanto di amore ed esperienze mie perso- nali in cui però le persone si possono anche ritrovare e rispecchiare. Quindi è un po’ una domanda che fac- cio a me stesso “Come stai Cogito?” . Risponderò più avanti, non c’è fretta. Sì è stato un anno molto produttivo e sono successe molte cose positive di cui neanche avevamo idea. Sin- ceramente non credo che ci siano dei traguardi di cui vado ‘’orgoglioso’’ perché con i traguardi che abbia- mo raggiunto quest’anno l’orgoglio non c’entra mol- to (non vorrei sembrare troppo serio, è solo che non credo di poter mettere smile e risate ma immagina- temi con il sorriso mentre leggete queste risposte). I live sono senza ombra di dubbio la cosa che ci ha re- galato più emozioni. A Milano siamo stati veramente bene e per noi che siamo di Venezia, venire a suonare a Milano è davvero un piccolo sogno che si avvera. Speriamo capiti ancora e ancora. A mente lucida la cosa che più mi ha reso felice è stato il concerto che abbiamo fatto in casa qui nel festival di paese che ab- biamo. Sono salito sul palco e avevamo circa 400 per- sone davanti, tutte per noi. Mi sono sentito bene e ho pensato: “La gente ci crede, noi della crew ci credia- mo, dobbiamo dare il massimo e non mollare mai.’’ Mi ha messo una carica incredibile anche essere an- dato al Miami Festival da spettatore, ancora prima del concerto di Milano, e sotto al palco essere stato fermato da un ragazzo che mi ha detto ‘’Ei ma tu sei Cogito?!‘’. Ok allora sta succedendo qualcosa. Per noi che siamo emergenti anche piccoli gesti come questo significano tantissimo. – In realtà l’EP raccoglie i brani che ci hai già fat- to ascoltare più un inedito, questa scelta quanto è legata alle modalità di fruizione moderne della musica? Un singolo cattura molta più attenzione di un intero album? Domanda difficile (sto ridendo). Questa scelta è molto legata sia all’aspetto della fruizione moder- na della musica sia al fatto che quando sei un artista emergente le cose cambiano in continuazione mese dopo mese. Per quest’ultimo motivo abbiamo scel- to quindi di procedere passo a passo ed ecco perché l’EP. Non vogliamo strafare e vogliamo sempre dare il massimo e nel miglior modo possibile. In più quan- do sei emergente non hai quell’attesa che c’è come per i big nell’uscita di un album. Gli ascoltatori hanno bisogno di scoprirti un po’ alla volta. Questa scelta combacia molto bene con il modo di ascoltare oggi la musica. Rapido e forse a volte distratto. Il nostro EP si ascolta nel tempo di una doccia, un allenamento, un tragitto in macchina per andare a lavoro o a stu- diare. Non per questo però non può lasciare un segno in chi lo ascolta. Credo che un intero album abbia comunque molta più attenzione di un singolo. Pensiamo solamente a tutta l’idea, la concezione del progetto artistico e la promo. Con un singolo hanno un peso molto più pic- colo rispetto ad un Album. L’Album è anche molto più rappresentativo, nella sua forma trovi tutti i lati dell’artista. Un album in più ha la forza di rimane- re nel tempo. Rimanere davvero. Mentre scrivo sto ascoltando ‘’Hyperview’’ un album del 2015 dei Title Fight un gruppo punk. Ho scelto di ascoltare un al- bum non un singolo così a caso. Esempio più attua- – Stai per pubblicare il tuo primo EP, “Come Va?”, ti piacerebbe parlarcene un po’? Il mio primo EP ‘’Come va?’’ uscirà l’8 Novembre ed è interamente prodotto da J Milli. Ci tengo molto a ci- tarlo perché è parte fondamentale del progetto, non un producer da cui semplicemente mi faccio produr- re dei beat. È la chiusura di un cerchio. Un anno di vita del progetto partendo con l’uscita del primo singolo fino ad oggi. Un anno come avete detto voi dove son successe molte cose. Un anno a cui abbiamo sentito il bisogno di dare una specie di contenitore che è in questo caso l’EP. Il fatto che si intitoli ‘’Come va?’’ ha principalmente tre motivi. Il primo è come se fosse una persona esterna, tipo mia nonna che ogni volta mi chiede ‘’Come va con il complesso’’ e mi cita Gian- ni Morandi, a chiederci come stiamo dopo un anno TBA | 14