SudOnLine 7 marzo 2020 | Page 2

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Nave in quarantena nel Porto di Napoli

Sono stati autorizzati a scendere sulla terraferma i 116 componenti dell'equipaggio della nave in isolamento ancorata nel porto di Napoli. La misura dell'isolamento ( per la durata di dieci giorni) riguarderà solo i nove marittimi entrati in contatto con un marinaio di 40 anni risultato positivo al Coronavirus in Tunisia. Lo si apprende dall'ufficio della Sanità Marittima di Napoli.

Dai controlli effettuati è emerso che i nove soggetti considerati a rischio coronavirus non hanno sintomi e al momento non è stato necessario fare i tamponi. La Majestic, in navigazione tra Genova e Tunisi, si trova ancorata al porto di Napoli, dove era ferma per manutenzione già da due giorni. Secondo quanto riferisce l'ufficio della sanità Marittima, i nove marinai non erano scesi dalla nave nei due giorni precedenti.

Positivo al test uno degli agenti della scorta di Salvini

È risultato positivo al Coronavirus uno dei componenti della scorta di Matteo Salvini. Il segretario leghista, riferisce il suo staff, non è stato però sottoposto a tampone perché non è entrato in contatto con l'agente."In questa fase d'emergenza, come ho detto piu' volte, non esistono colori politici, ma bisogna essere uniti e compatti, governo e forze d'opposizione". Lo scrive, su Facebook, il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio. "Uno dei poliziotti della scorta di Matteo Salvini, un uomo delle nostre forze dell'ordine, un servitore dello Stato, e' risultato positivo al test per il covid-19. Il mio augurio e' che stia bene e che si riprenda presto, lo stesso che ognuno di noi dovrebbe rivolgere ad ogni italiano che in questo momento si trova in difficolta'", nota. "Rinnovo l'invito a tenere i toni bassi e alla responsabilita' nazionale", sottolinea.

Piano per la sanità: più medici e nuove terapie intensive

Assunzioni con contratti di lavoro autonomo, pescando tra specializzandi, personale in pensione, stranieri; centralizzazione e semplificazione degli acquisti del materiale sanitario e incentivi per la produzione; allargamento e individuazione di nuove zone rosse.

Sono le principali misure contenute nel decreto all'esame del Consiglio dei Ministri per provare a rallentare la diffusione del Coronavirus. Decreto che dovrebbe comprendere anche le misure restrittive per l'attività dei Tribunali, fino al 30 giugno, con il rinvio di gran parte delle udienze, orari ridotti per l'accesso del pubblico, e altre limitazioni affidate alle decisioni dei capi degli uffici giudiziari. Sul fronte del personale sanitario, il decreto prevede la possibilità di stipulare contratti di lavoro autonomo di sei mesi a medici, infermieri e operatori socio-sanitari. Ok anche all'impiego di medici all'ultimo anno della scuola di specializzazione, e di personale medico e infermieristico in pensione, eliminando il divieto di cumulo. Sul fronte delle strutture, le Regioni sono autorizzate ad acquisire "ulteriori prestazioni" da privati accreditati e anche non accreditati, pur di raggiungere gli obiettivi di potenziamento dei posti di terapia intensiva previsti dal Piano. Possibile inoltre attivare "anche in deroga ai requisiti autorizzativi e di accreditamento, aree sanitarie anche temporanee sia all'interno che all'esterno di strutture di ricovero, cura, accoglienza e assistenza, pubbliche e private, per la gestione dell'emergenza Covid-19, sino al termine dello stato di emergenza deliberato dal Consiglio dei ministri in data 31 gennaio 2020. I requisiti di accreditamento non si applicano alle strutture di ricovero e cura per la durata dello stato di emergenza". Infine, i prefetti potranno requisire anche "strutture alberghiere idonee ad ospitare persone in sorveglianza sanitaria e isolamento fiduciario o in permanenza domiciliare". Su questo versante, previsto l'intervento sostitutivo dello Stato nei confronti delle Regioni che non rispettano le indicazioni, con un commissario ad acta. Infine, per l'acquisto e la produzione di mascherine e altri dispositivi di protezione sono stanziati 50 milioni di euro e vengono semplificate le procedure. Intanto Consip ha pubblicare il primo bando da 185 milioni per l'acquisto di ausili alla respirazione.

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