SudOnLine 4 marzo 2020 | Page 14

LETTERE E COMUNICATI

IL SudonLine

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Siracusa-gela, protocolo di legalità

Il protocollo di legalità per la Siracusa-Gela cui è seguito il tavolo tecnico sulla Sp 19, alla presenza del prefetto di Siracusa, Giusi Scaduto e l’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone. Sicurezza in primo piano, nell’incontro in questione durante cui si è parlato della necessità di migliorare e velocizzare il passaggio dei mezzi di soccorso, tramite la presenza di personale che H24 si occupi dell’apertura del varco anche oltre gli orari di attività del cantiere. E proprio per consentire ai mezzi di soccorso di attraversare l’arteria in totale sicurezza, nonostante i lavori in corso, si è discusso anche di assicurare una maggiore visibilità tramite una migliore illuminazione del cantiere. Quanto alla viabilità alternativa previsti interventi anche sulla Sp 26 proprio con l’obiettivo di rendere il transito più agevole. La partecipazione al tavolo prefettizio di stamattina rappresenta la dimostrazione dell’impegno e dell’attenzione alla vicenda con l’obiettivo di trovare soluzioni migliorative prima dell’apertura parziale e in attesa della conclusione dei lavori. Ringrazio sia l’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone, sia il prefetto di Siracusa, Giusi Scaduto, per l’accurato interesse e sostegno alla comunità interessata in prima linea dalla vicenda, su cui continuerò a mantenere alta l’attenzione non solo per ridurre al minimo i disagi in questo periodo ma anche perché venga rispettata la tempistica contrattuale”.

Rossana Cannata

Tempa Rossa e la delibera del Cipe

Nella seduta del 25 febbraio scorso il Consiglio Regionale ha approvato una mozione del M5S che impegna il presidente della Giunta regionale ad affrontare concretamente la bonifica delle aree circostanti il giacimento di Tempa Rossa sui siti di Montagnola e Serra d’Eboli. Negli anni ’90 avvenne uno sversamento illegale di fanghi tossici da attività estrattiva e le aree contaminate furono messe sotto sequestro solo nel 2010, ovvero 19 anni dopo.

Come noto, nelle settimane scorse la giunta Bardi ha sottoscritto i nuovi accordi con TOTAL che, a nostro avviso, necessitavano di maggiore approfondimento su alcuni passaggi relativi a criticità, in particolare, sulle “compensazioni ambientali” e sulla assenza di clausole sanzionatorie che potrebbe comportare per la Regione Basilicata una maggiore difficoltà nel far valere le proprie ragioni nei confronti del colosso francese e i suoi soci olandesi e nipponici.

Le criticità ambientali e il forte impatto delle nuove attività sono state confermate anche da alcuni recenti episodi che hanno riguardato l’impianto. Infatti un nuovo episodio di inquinamento è emerso nei primi mesi di questo 2020. TOTAL ha minimizzato, ma noi abbiamo chiesto subito conto all’assessore su quanto accaduto.

Sono tante le cose che non tornano in merito al giacimento di Tempa Rossa. Siamo realmente sicuri che tutto sia stato fatto nel massimo rispetto delle normative vigenti?

È questo l’interrogativo che ci siamo posti analizzando la Deliberazione 23 marzo 2012 del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (CIPE) recante “Programma delle infrastrutture strategiche (legge n. 443/2001) opere per lo sviluppo del giacimento di idrocarburi denominato «Tempa Rossa» approvazione progetto definitivo e modifica soggetto aggiudicatore. (Deliberazione n. 18/2012)”.

Questo documento contiene una serie di prescrizioni ambientali a cui il progetto “Tempa Rossa” deve attenersi. Si fa riferimento alla caratterizzazione socio-ambientale del territorio interessato dalle attività estrattive e alla produzione di un inventario naturalistico secondo le metodologie adottate per i monitoraggi delle aree protette in Basilicata. La verifica dell’attuazione di queste prescrizioni è affidata alla Regione Basilicata ed un'eventuale inottemperanza potrebbe comportare lo stop alle attività del sito.

I nostri dubbi li abbiamo messi nero su bianco in un’interrogazione all’Assessore Rosa. Attendiamo da molto tempo una seduta consiliare ad hoc per l’attività ispettiva che da mesi non viene espletata. Tantissime, purtroppo, le interrogazioni ancora senza risposta.

Gianni Perrino