I SOLDI
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Le estati in Australia sono diventate piu' lunghe e gli inverni piu' brevi, secondo un'analisi dei dati meteo degli ultimi 20 anni condotta dall'Australia Institute, un ente indipendente che conduce ricerche su questioni di politica pubblica. I ricercatori hanno studiato i dati del Bureau of Meteorology dal 1999 al 2018, registrati in 70 stazioni meteo attraverso le regioni non tropicali del continente, comparandoli con quelli del periodo 1950-1969. E' risultato che le temperature estive continuano per 31 giorni di piu' rispetto ai punti di riferimento di meta' del secolo scorso, mentre le temperature invernali durano 32 giorni di meno. Lo studio, dal titolo Out of Season (Fuori stagione) conclude che il cambiamento climatico ha portato a mutamenti significativi nelle stagioni australiane e gli autori si appellano al governo federale perche' rafforzi il suo piano di riduzione delle emissioni carboniche per prevenire un ulteriore riscaldamento legato al cambiamento climatico.
Ragusa-Catania, arrivano
750 milioni per completarla
"Con la rimodulazione dei Fondi sviluppo e coesione 2014-2020 sono stati destinati 750 milioni di euro per la Ragusa-Catania. Finalmente inizia a concretizzarsi l'iter realizzativo di un'opera di interesse nazionale in Sicilia, attesa dai cittadini
siciliani e non solo, da decenni". A dirlo è il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Giancarlo Cancelleri, che si dice "davvero soddisfatto" soprattutto perché "questo risultato è stato raggiunto grazie alla collaborazione tra le varie istituzioni".
"Appena arrivato al ministero la Ragusa-Catania è stata subito una priorità - ricorda Cancelleri - e oggi finalmente si compie un passaggio fondamentale: è stata finanziata. A giorni procederemo con
l'approvazione del progetto definitivo e a quel punto l'iter che si cerca di concludere da 20 anni sarà completo. Sono contento di poter mettere la firma su questo importante risultato e lo sono da siciliano
e da uomo dello Stato".
cambiamenti climatici, in australia
estati più lunghe e inverni più brevi
Scuola, da oggi senza lavoro 4mila addetti alle pulizie
''È il momento della verità, da più di un anno diciamo che si sta procedendo in modo sbagliato e senza competenza, chi ha detto bugie sino ad ora deve prendersi la responsabilità di risolvere una questione che riguarda il Paese, migliaia di lavoratori e un settore economico tra i più produttivi in Italia, in un momento cosi particolare per l'igiene e la sanità pubblica''. Lo dichiara in una nota Anip-Confindustria, l'associazione nazionale imprese di pulizia e servizi integrati di Confindustria. "Dopo tre giorni di confronto presso il ministero del Lavoro -scrive l'associazione- si è finalmente affrontato il tema dell'internalizzazione dei servizi di pulizia nelle scuole, tra tutti i soggetti interessati: il mancato accordo sul futuro dei 4mila esuberi creati del governo a fronte dei circa 12mila assunti in gran parte a orario ridotto, si appresta ad essere una pagina dolorosa per il Paese". "Lo Stato ingaggia meno lavoratori di quanti ne servono per il decoro e la salubrità delle scuole, se ne lasciano migliaia a piedi e si vuole scaricare il costo degli ammortizzatori sociali sulle imprese (se verrà disposta la Naspi) oppure su tutti i cittadini qualora si decidesse per la cassa integrazione. E tutto questo mentre si sbandieravano risparmi per motivare questa battaglia punitiva contro le imprese".
, spiega ancora la nota.