LETTERE E COMUNICATI
IL SudonLine
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Ospedale Pellegrini, una devastazione che ci lascia senza parole
«Non ci sono più parole per definire i comportamenti di chi, anche in un momento storico tanto drammatico, non esita a devastare un pronto soccorso e a minacciare e offendere chi vi lavora. Queste non sono persone che meritano di essere considerate alla stregua di altri cittadini di una società civile. Non possiamo neanche definirle delle bestie, perché faremmo un torto agli animali». Sono parole durissime quelle che Silvestro Scotti usa nei confronti di chi, stanotte, ha distrutto le attrezzature del pronto soccorso dell’ospedale dei Pellegrini in Pignasecca (quartiere Montesanto) al seguito del decesso di un sedicenne ferito da un’arma da fuoco. «Mi chiedo cosa accadrebbe se quei medici si comportassero di conseguenza, se fossero altrettanto incivili, e abbandonassero il proprio posto». Scotti sottolinea che a questo punto serve una punizione esemplare per i responsabili e le Istituzioni se ne devono fare carico , perché «cose del genere non sono mai tollerabili ma in un momento come questo dove medici, operatori sanitari e strutture sono essenziali per rispondere alle esigenze della crisi sanitaria da COVID-19 sono da considerare alla pari di un attentato terroristico al SSN».
Silvestro Scotti
Indignati, ora bisogna dire basta con le situazioni di impunità
"Siamo stati all'ospedale Pellegrini questa mattina innanzitutto per dare la nostra solidarietà, per sostenere e incoraggiare il nostro personale. Non possiamo non constatare che non è la prima volta che qui si verificano atti di di aggressione e di violenza. E non possiamo non chiedere formalmente l'istituzione di un posto di polizia nel presidio, come già fatto senza ottenere risposta, da un anno e mezzo, per l'ospedale San Giovanni Bosco. Nonostante tutto, a conferma del senso di responsabilità, dell'impegno e del coraggio del personale, questa sera alla riapertura del pronto soccorso, ci saranno tutti gli operatori insieme, tutti in servizio per garantire la piena funzionalità dell'ospedale. Ancora in queste ore si sta lavorando per ripristinare le attrezzature tecniche vandalizzate o distrutte dagli aggressori.E desidero ringraziare di cuore tutti gli operatori della sanità campana impegnati in un lavoro straordinario e di grande sacrificio ed efficienza, soprattutto in questi giorni.Non possiamo inoltre non rilevare che esiste un problema più generale di violenza diffusa e di atti di aggressione che continuano a moltiplicarsi senza che nessuno dei protagonisti di tali atti sia chiamato a risponderne. Se permane una condizione di impunità per i protagonisti di atti di squadrismo, il clima civile è destinato a peggiorare drammaticamente. Non si possono non richiamare tutte le articolazioni dello Stato a produrre iniziative concrete ed efficaci per porre termine a questi episodi".
Vincenzo De Luca
Gli arresti al Consiglio Comunale di Palermo
La notizia dell’arresto di alcuni funzionari comunali, dei Capigruppo del PD e di Italia Viva, nell'ambito di una inchiesta sui cosiddetti "programmi costruttivi", pone sulla maggioranza, al di là delle eventuali responsabilità penali che saranno accertate dalla magistratura, l’onere di una profonda riflessione sul futuro di questa esperienza amministrativa.
Rivendichiamo politicamente il ruolo della nostra forza politica che, in modo esplicito e in tutte le sedi istituzionali, ha lavorato per impedire l'operazione speculativa. Riteniamo, infine, che sia necessario rilanciare la centralità di adeguate misure di vigilanza e anticorruzione nell'attività politica e amministrativa.
Assemblea di Sinistra Comune
Coronavirus, no panic
“No panic!” era il nome di un gioco che andava in voga negli anni ‘90. L’allarme lanciato dagli operatori del settore turistico calabrese in questi giorni particolari, infetti dal “coronavirus”, non è sicuramente da prendere sottogamba ma, a nostro avviso, va ricondotto a razionalità. Soprattutto, bisogna evitare che il panico, scaturito dalle prime cancellazioni di gite scolastiche e di prenotazioni alberghiere, faccia scattare automaticamente pratiche di licenziamento collettivo.
Si può scegliere la via dei piagnistei e della depressione, facendo appello alle Istituzioni affinché si adottino misure straordinarie per derogare al pagamento delle tasse, dei contributi o per gli ammortizzatori sociali oppure rimboccarsi le maniche e provare a ricercare soluzioni unitarie e collettive per tentare evitare la catastrofe.
Facciamo appello alle Istituzioni Scolastiche che, giustamente, hanno annullato o stanno pensando di annullare i viaggi di istruzione al Nord, di riprogrammare le stesse giornate con visite guidate in Calabria, nei vari luoghi di cultura a partire dai musei e dalle città d’arte.
Chiediamo un confronto su questo tema per verificare la disponibilità delle Associazioni di Categoria, della rete dei Musei Calabresi, delle agenzie di viaggio e turistiche allo scopo di garantire i servizi e l’occupazione.
Auspichiamo che la Presidente della Regione Calabria coordini e convochi con urgenza un tavolo di confronto.
Giuseppe Valentino
Segretario Generale FILCAMS CGIL Calabria
Mimmo Denaro
Segretario Generale FLC CGIL Calabria