SudOnLine 3 marzo 2020 | Page 12

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Corsa alla Casa Bianca, è il super-tuedsay

Biden e Sanders sono pronti al gran duello

candidato estremista come Sanders e poi di battere Donald Trump - non era presente nelle schede delle prime tappe elettorali.

Bloomberg - che finora non ha fatto campagna sul terreno ed ha avuto performance alquanto deludenti durante i dibattiti tv a cui ha partecipato - ha investito le risorse finanziarie a sua disposizione come nono uomo più ricco del mondo in campagne televisive a tappetto negli stati chiave, e ricchi di delegati, dove si vota domani conquistandosi in molti un terzo posto, a netto svantaggio di Biden che punta come lui all'elettorato moderato. Questo, per esempio, potrebbe alla fine far vincere Sanders in Texas, lo stato dove si vota domani che ha il secondo bottino più ricco di delegati, anche se la maggioranza degli elettori democratici dello stato sembra preferire un moderato. In tutti gli ultimi sondaggi infatti il senatore del Vermont è in testa - con un vantaggio che oscilla tra i 15 ed i 4 punti - seguito dall'ex vice presidente e dall'ex sindaco che si spartiscono il voto moderato. Più netta in favore di Sanders, ed in generale della sinistra, la situazione in California, il bottino più ricco di domani: il senatore ha infatti il 31%, seguito da Biden al 19%, mentre Bloomberg con il 12% è quarto dietro ad Elizabeth Warren, la senatrice che sta tentando, senza successo, di contendere il voto di sinistra al Sanders.

Ma, alla luce dei risultati in South Carolina, dove il 60% del voto afroamericano ha assicurato la prima vittoria convincente di Biden, probabilmente gli stati più combattuti domani saranno quelli del Sud, come l'Alabama. Ed in North Carolina, dove c'e' una significativa presenza di afroamericani ma inferiore rispetto agli altri stati, i sondaggi prevedono un duello all'ultimo voto tra Sanders e l'ex vice presidente. Mentre in Virginia, Biden viene dato in testa, seguito da Sanders e Bloomberg. Occhi puntati domani anche su Massachussets e Minnesota, gli stati delle due senatrici ed uniche due donne rimaste in campo che devono a tutti i costi ottenere un risultato positivo "in casa" per poter sperare di rimanere a galla. La battaglia è particolarmente accanita in Massachussets lo stato dove i due liberal sono testa a testa, Sanders al 24% e Warren al 22%.

Lotta all'ultimo voto fra i due candidati

Dopo che anche Pete Buttigieg ha gettato la spugna nella corsa per la Casa Bianca, Bernie Sanders e Joe Biden guardano al mega appuntamento elettorale di domani, il famoso Supertuesday con 1357 delegati in palio in 14 stati, con la speranza che questo possa definitivamente trasformare queste primarie in un duello. Un duello tra due, anziani, candidati che rappresentano le due anime opposte, il vice presidente quella dei centristi moderati e il senatore 'socialista' quella, sempre più emergente, di sinistra, del partito democratico. In effetti, finora Biden - che si presenta al voto di domani galvanizzato e rilanciato dal grandissimo successo, il primo dall'inizio delle primarie, in South Carolina - e Sanders, che continua ad essere il front runner, hanno fatto i conti senza l'oste, cioè Michael Bloomberg. Domani infatti è l'atteso debutto nella competizione del miliardario ex sindaco, repubblicano, di New York, sceso in campo, con grande ritardo, nell'agone un tempo affollato delle primarie democratiche - come l'unico in grado prima di sbarrare il passo ad un candidato estremista come Sanders e poi di battere Donald Trump - non era presente nelle schede delle prime tappe elettorali.

Bloomberg - che finora non ha fatto campagna sul terreno ed ha avuto performance alquanto deludenti durante i dibattiti tv a cui ha partecipato - ha investito le risorse finanziarie a sua disposizione come nono uomo più ricco del mondo in campagne televisive a tappetto negli stati chiave, e ricchi di delegati, dove si vota domani conquistandosi in molti un terzo posto, a netto svantaggio di Biden che punta come lui all'elettorato moderato. Questo, per esempio, potrebbe alla fine far vincere Sanders in Texas, lo stato dove si vota domani che ha il secondo bottino più ricco di delegati, anche se la maggioranza degli elettori democratici dello stato sembra preferire un moderato. In tutti gli ultimi sondaggi infatti il senatore del Vermont è in testa - con un vantaggio che oscilla tra i 15 ed i 4 punti - seguito dall'ex vice presidente e dall'ex sindaco che si spartiscono il voto moderato. Più netta in favore di Sanders, ed in generale della sinistra, la situazione in California, il bottino più ricco di domani: il senatore ha infatti il 31%, seguito da Biden al 19%, mentre Bloomberg con il 12% è quarto dietro ad Elizabeth Warren, la senatrice che sta tentando, senza successo, di contendere il voto di sinistra al Sanders.

Ma, alla luce dei risultati in South Carolina, dove il 60% del voto afroamericano ha assicurato la prima vittoria convincente di Biden, probabilmente gli stati più combattuti domani saranno quelli del Sud, come l'Alabama. Ed in North Carolina, dove c'e' una significativa presenza di afroamericani ma inferiore rispetto agli altri stati, i sondaggi prevedono un duello all'ultimo voto tra Sanders e l'ex vice presidente. Mentre in Virginia, Biden viene dato in testa, seguito da Sanders e Bloomberg. Occhi puntati domani anche su Massachussets e Minnesota, gli stati delle due senatrici ed uniche due donne rimaste in campo che devono a tutti i costi ottenere un risultato positivo "in casa" per poter sperare di rimanere a galla. La battaglia è particolarmente accanita in Massachussets lo stato dove i due liberal sono testa a testa, Sanders al 24% e Warren al 22%.

in South Carolina, dove il 60% del voto afroamericano ha assicurato la prima vittoria convincente di Biden, probabilmente gli stati più combattuti domani saranno quelli del Sud, come l'Alabama. Ed in North Carolina, dove c'e' una significativa presenza di afroamericani ma inferiore rispetto agli altri stati, i sondaggi prevedono un duello all'ultimo voto tra Sanders e l'ex vice presidente. Mentre in Virginia, Biden viene dato in testa, seguito da Sanders e Bloomberg. Occhi puntati domani anche su Massachussets e Minnesota, gli stati delle due senatrici ed uniche due donne rimaste in campo che devono a tutti i costi ottenere un risultato positivo "in casa" per poter sperare di rimanere a galla. La battaglia è particolarmente accanita in Massachussets lo stato dove i due liberal sono testa a testa, Sanders al 24% e Warren al 22%.