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Boccia scherza
sulle mascherine
La Calabria teme
un'ondata di esodi
dal Nord
Il premier Conte blocchi un nuovo esodo di persone dal Nord al Sud. E' l'appello che viene dalla governatrice della Calabria Jole Santelli. "Apprendiamo in questi minuti - spiega - di una nuova ordinanza emessa dalla Regione Lombardia che prevede, tra l'altro, il fermo delle attività dei cantieri edili e la sospensione delle attività degli uffici pubblici, delle attività artigianali e degli studi professionali. Si tratta di misure che, se da un lato rappresentano un'ulteriore stretta al propagarsi dei contagi in Lombardia, possono determinare indirettamente pesanti conseguenze per la Calabria e per tutte le regioni meridionali. Tanti corregionali che lavorano in questi settori, infatti, potrebbero di decidere, così come è avvenuto per gli studenti fuori sede, di rientrare in massa con conseguenze pesantissime per le nostre comunità". "La maggioranza dei casi che oggi registriamo in Calabria è stata causata dai rientri dalle persone provenienti dalle zone rosse del Nord Italia che a loro volta hanno innescato il contagio sul nostro territorio. Rivolgo un appello al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, al Ministro dell'interno, Luciana Lamorgese e al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Paola de Micheli affinché blocchino un altro esodo che avrebbe effetti devastanti". "L'invito ai calabresi che lavorano fuori dalla nostra regione - prosegue la governatrice - è sempre lo stesso: fatelo per le vostre famiglie, per i vostri cari, fatelo per voi stessi, ma non tornate in Calabria. C'è a rischio la salute di un'intera comunità e un sistema sanitario come il nostro, per quanto siano tanti e grandi gli sforzi per renderlo adeguato, non potrebbe sopportare una nuova ondata di contagi.
infrastrutture e dei trasporti Paola de Micheli affinché
blocchino un altro esodo che avrebbe effetti devastanti".
"L'invito ai calabresi che lavorano fuori dalla nostra
regione - prosegue la governatrice - è sempre lo stesso: fatelo
per le vostre famiglie, per i vostri cari, fatelo per voi
stessi, ma non tornate in Calabria. C'è a rischio la salute di
un'intera comunità e un sistema sanitario come il nostro, per
quanto siano tanti e grandi gli sforzi per renderlo adeguato,
non potrebbe sopportare una nuova ondata di contagi
Proprio una di quelle mascherine finite al centro delle polemiche, perché paragonate dall'assessore della Lombardia Gallera a "carta igienica". Il ministro degli affari regionali di presenta alla conferenza stampa con il capo della protezione civile proprio così. E la sua decisione scatena un mare di polemiche.
Sui social c'è chi ha attribuito a Boccia l'intenzione di ironizzare sulle polemiche dei giorni scorsi dell'assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera, che ha criticato la qualità delle mascherine inviate in Regione dalle protezione civile. "La mascherina - ha spiegato Boccia - è del tipo che indosso quotidianamente e che indossano i miei collaboratori. Borrelli sorrideva perché, dopo il primo click, c'erano già le prime dieci domande di medici volontari" per la task force. "Ma nemmeno in un momento così si riescono ad evitare polemiche inutili?", ha concluso. "Forse supereremo gli 8000 fino alla fine", ha detto il il ministro per gli Affari regionali davanti alla sede della Protezione civile a
Roma riferendosi all'appello per una task force di medici in
supporto agli ospedali in affanno per l'emergenza coronavirus.
L'emergenza nel mondo
Si presenta alla conferenza stampa con il dispositivo appeso all'orecchio