SudOnLine 20 marzo 2020 | Page 5

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Fico:"Il Parlamento

non può chiudere"

Allarme, mancano

i farmaci nelle

terapie intensive

I farmaci antivirali utilizzati per

trattare i pazienti affetti da Covid-19 ricoverati nelle terapie intensive degli ospedali scarseggiano, ed è sempre più difficile reperirli. Una forte carenza che è segnalata soprattutto nelle Regioni più colpite dall'emergenza, come Lombardia e Veneto, ma

che si registra anche al Sud. Una situazione allarmante

segnalata dai farmacisti ospedalieri e registrata pure

dall'Agenzia italiana del farmaco (Aifa). "L'improvviso incremento della domanda per i farmaci utilizzati nelle terapie ospedaliere dai pazienti ricoverati a causa dell'epidemia ha generato delle carenze", rende noto l'Aifa sul proprio portale, sottolineando di essere a lavoro con le aziende, mediante il supporto costante di Farmindustria e Assogenerici, per mettere a punto "soluzioni eccezionali ed emergenziali". Proprio Assogenerici ha comunicato che i blocchi ai confini causati dall'emergenza non hanno risparmiato farmaci e dispositivi medici e " sono ancora a consistenti", ma "la

situazione e' in via di miglioramento" per la creazione di corsie preferenziali per i beni sanitari. E di vera emergenza si parla infatti negli ospedali: "Sono carenti, e si riescono a reperire con sempre maggiore difficoltà, i farmaci antiretrovirali per il trattamento del Covid-19, ma anche antibiotici e anestetici", spiega all'ANSA la presidente della Società italiana farmacia ospedaliera (Sifo), Simona Creazzola.

"Il Parlamento non può chiudere. La Camera, il Senato, devono fare tutto quel che è necessario per aiutare i malati, i dottori, gli infermieri, i trasportatori, i panettieri: le persone che più di tutte sono i prima linea o stanno subendo il peso di un'epidemia che ha sconvolto le vite di tutti". Lo dice il presidente della Camera, Roberto Fico, in un'intervista a 'La Repubblica'. "Il Parlamento -ribadisce- dev'essere in prima linea, non può arretrare, come non arretrano i medici e altre categorie. Lo voglio ricordare a tutti. E questo perché nelle fasi emergenziali il Parlamento non solo resta un presidio a garanzia dei principi democratici, ma è chiamato a offrire sostegno a chi fronteggia in prima persona l'emergenza e a chi subisce il peso economico e sociale di questa situazione. Dobbiamo farlo perché il lavoro delle Camere è quanto mai necessario. Lo dimostra il voto con cui pochi giorni fa abbiamo autorizzato lo scostamento di bilancio rendendo possibili misure economiche urgenti per famiglie e imprese".

"Come in altri luoghi, una catena di contagio alla Camera -assicura poi il presidente- dev'essere assolutamente evitata, anche perché rischierebbe di tradursi nella paralisi di un organo costituzionale. In questi giorni abbiamo limitato l'attività agli atti indifferibili e urgenti. Capisco che uno scenario simile desti preoccupazione, ma è una limitazione che già caratterizza alcune fasi della vita istituzionale e credo sia ragionevole in una fase emergenziale. Anche in altri Parlamenti europei, del resto, l'attività si è drasticamente ridotta" "La Camera -conclude Fico- non ha abdicato al suo ruolo e non intende farlo. Abbiamo piuttosto deciso di concentrare le attività sulle questioni collegate all'emergenza Covid-19 e stiamo cercando il modo più giusto per proseguire i lavori con tutte le precauzioni. Come avvenuto col voto sullo scostamento di bilancio con un'ampia e responsabile intesa tra le forze politiche, e le ringrazio tutte, in particolare le opposizioni".

L'emergenza in Italia