SudOnLine 20 marzo 2020 | Page 2

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L'emergenza in Italia

Il bollettino della Protezione Civile sull'epidemia: i casi totali superano i 40 mila. Solo a Milano balzo di 635 casi in un giorno. Nel Paese asiatico, focolaio di Covid-19, i morti sono 3.245. L'appello: "Mantenete le distanze e usate le mascherine solo se necessarie"

Più morti della Cina

Non si tornerà in classe il 3 aprile. Lo aveva anticipato il premier Giuseppe Conte poche ore fa e oggi è arrivata la conferma della ministra dell'Istruzione, Lucia Azzolina, la quale ha aggiunto che al momento "non è possibile fornire una data per l'apertura delle scuole, tutto dipende dall'evoluzione dei prossimi giorni dello scenario epidemiologico". D'altra parte, vedendo come il virus continua a mietere contagiati e vittime, la riapertura delle scuole il 3 aprile era una ipotesi altamente improbabile per i più. "Riapriremo lo scuole solo quando avremo la certezza della assoluta sicurezza", ha aggiunto la ministra, ribadendo un concetto già espresso qualche giorno fa.

E sulla maturità, che da metà giugno dovrebbe riguardare circa 500 mila studenti delle scuole superiori, ha assicurato che "verranno prese misure che dipendono da quanto ancora rimarranno chiuse le scuole. Stiamo pensando - ha detto - a diversi scenari possibili, apprezzo molto i documenti che le consulte e il Forum degli studenti mi hanno presentato; gli studenti stanno mostrando grande maturità, terrò in seria considerazione le loro proposte". La titolare del dicastero di viale Trastevere ha

chiarito che l'esame di Stato sarà "serio" ed ha escluso il "6

politico". Ha anche escluso al momento che l'anno scolastico

venga prolungato: "se la didattica a distanza funziona, non abbiamo motivo di allungarlo, sarebbe offendere chi sta facendo tanto in queste settimane".

Ormai abbiamo superato anche le vittime della Cina. Colpa, si fa per dire, dell'età media della popolazione, piuttosto elevata. Ma anche di una maggiore trasparenza dei dati del nostro sistema sanitario. Resta il fatto che ci stiamo ormai avvicinando al picco dei contagi, previsto per fine settimana. Ieri, nuovo balzo in avanti dei casi positivi, ormai superiori ai 40mila. Ma, soprattutto, del numero dei morti: 3405. In Cina, da quando è cominciata l'epidemia, il conto delle vittime si è fermato a 3225. Particolarmente grave la situazione in Lombardia, una delle prime 'zone rosse' dall'inizio della diffusione dell'epidemia, dove ora "i positivi al coronavirus sono 19.884, 2.171 in più, un dato significativamente più alto. I ricoverati sono 7.387 con una crescita molto più bassa, solo 182 in più, i ricoverati in terapia intensiva sono 1.006, 82 in più, e i decessi 2.168, 209 in più".

Per la Protezione Civile, comunque, le politiche adottate dall'Italia sono diventate imprescindibili per contenere la malattia, oltre che un esempio per il resto del mondo. Grazie anche a medici e infermieri che assistono giorno e notte i pazienti ricoverati, rischiando la vita. Lo dimostra il bilancio delle morti tra i camici bianchi che segnano nuovi lutti: altri tre medici sono morti a Como, portando a 13 il numero totale di decessi.

Per affrontare l'emergenza 300 medici "arriveranno da tutta italia a sostegno delle zone più colpite dal coronavirus", ha annunciato il presidente del consiglio Giuseppe Conte. La task force di medici, reclutati su base volontaria e provenienti da ogni parte d'Italia, sarà inviata nei territori con le maggiori criticità sanitarie a supporto delle strutture sanitarie regionali. "Siamo al fianco delle comunità che sono in prima linea nell'affrontare questa emergenza, continuiamo a combattere questa battaglia insieme a loro".

La situazione in molti ospedali lombardi è al collasso. Cinquantanove pazienti ricoverati nelle terapie intensive sono stati trasferiti in altre regioni. A Cremona aprirà oggi l'ospedale da campo costruito grazie alla solidarietà di una chiesa evangelica americana, con 60 posti letto e 16 posti di terapia intensiva.

Scuole chiuse dopo il 3 aprile, rebus maturità