SudOnLine 20 marzo 2020 | Page 11

I SOLDI

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Banche, conti e assegni

solo da remoto

Nella tarda serata di ieri si è concluso il vertice tra i Segretari Generali delle Organizzazioni Sindacali di Settore - Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca, Unisin - e ABI al fine di gestire congiuntamente gli aspetti legati a salute e sicurezza in relazione all'emergenza epidemiologica del Paese. Al centro del protocollo sottoscritto è stata posta la tutela del diritto alla salute e l'impegno comune ad attivarsi e collaborare fattivamente per arginare l’espansione dell'epidemia Covid-19. Al fine di contribuire in via incisiva al controllo della diffusione del virus, i Segretari Generali delle cinque organizzazioni sindacali del credito hanno unitariamente prioritariamente richiesto la chiusura totale degli sportelli bancari su tutto il territorio nazionale, garantendo esclusivamente i servizi on line e l'operatività tramite Atm. A fronte della nostra richiesta di chiusura di tutti gli sportelli sul territorio nazionale per 15 giorni il Presidente degli Affari Sindacali di ABI, Salvatore Poloni, si è detto non competente a sciogliere la riserva, attendiamo pertanto l'esecutivo ABI previsto per la giornata di mercoledì 18 marzo per il pronunciamento circa la nostra richiesta finalizzata a tutelare in modo deciso ed incisivo il diritto alla salute di lavoratrici e lavoratori in un così delicata fase emergenziale. Nel merito del protocollo, occorre osservare che, fermo restando il rispetto delle prassi di profilassi governative, abbiamo ottenuto la limitazione dell'attività bancaria di sportello alla sola assistenza alla clientela, limitando ai soli canali remoti lo svolgimento dell'attività commerciale. Sono stati fissati importanti paletti a tutela dei Colleghi su accesso fornitori, pulizia e sanificazione, precauzioni igieniche sanitarie, dispositivi di protezione individuale, servizi e contatto con il pubblico, organizzazione aziendale, sorveglianza sanitaria. Abbiamo, infine, prevista la partecipazione nella gestione e nell'analisi congiunta di questa fase emergenziale al tavolo nazionale anche di un Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza per organizzazione sindacale.

Dopo il taglio dei tassi di interesse

la Fed lancia un nuovo piano-choc

Dopo avere varato il maxi-piano di emergenza per fare fronte alle ricadute della pandemia di coronavirus, la Federal Reserve e' intervenuta ancora nella notte per puntellare ulteriormente il sistema. La Banca centrale americana, che aveva lanciato una linea di credito per sostenere imprese e famiglie e avere annunciato due operazioni repo (prestiti contro termine) da 500 miliardi di dollari al giorno per il resto della settimana, ha messo a punto una nuova misura per garantire liquidita' ai mercati finanziari, consentendo a chi effettua operazioni con debito governativo, comprese le grandi banche, di prendere in prestito contante con collaterale di azioni, debito municipale e debito corporate con alto rating. Lo strumento era gia' stato usato dalla Fed durante la crisi finanziaria del 2008. "Per sostenere le necessita' delle famiglie e aziende americane, e' stato istituito il Primary Dealer Credit Facility (Pdcf), strumento che consentira' agli operatori primari di garantire un il corretto funzionamento del mercato e facilitare la disponibilita' di credito per famiglie e imprese". Lo strumento offre finanziamenti overnight e a tempo con scadenze fino a 90 giorni e sara' disponibile a partire dal 20 marzo e per almeno sei settimane, con possibilita' di ulteriore estensione.