LETTERE
IL SudonLine
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Allarme Albergatori
«Ho sentito ieri il presidente di Federalberghi Napoli Antonio Izzo che mi ha rappresentato una realtà drammatica. Sono convinta che sia necessario sospendere Imu e Tari, oltre che l’imposta di soggiorno, per evitare che un settore così importante, che offre lavoro a migliaia di famiglie, esca a pezzi da questa crisi sanitaria. Nonostante tutti gli alberghi sono chiusi - aggiunge Preziosi - la maggior parte delle strutture continua a generare importanti costi a causa della manutenzione, bollette e tasse. Parliamo complessivamente di milioni di euro che vanno in fumo, che si aggiungono ad una situazione altrettanto drammatica in termini di cancellazioni. Izzo mi ha rappresentato entusiasmo per la misura proposta da Italia Viva di un incentivo di 500 euro per quelle famiglie che sceglieranno di fare vacanze in Italia, ma ritengo sia anche importante prevedere un finanziamento a lungo temine, perché anche quando il lockdown sarà terminato la ripresa sarà lunga e tortuosa e gli imprenditori avranno bisogno di liquidità. Italia Viva chiede anche che ci siano agevolazioni fiscali per coloro che devono ristrutturare o ammodernare per adeguare le strutture alle nuove esigenze». Sempre in tema di tassazione, gli albergatori di Napoli chiedono che per il 2020 ci sia una cancellazione dell’Irap. Noi di Italia Viva ci faremo promotori di un confronto serrato, affinché la politica possa essere al servizio di quanti producono occupazione. È bene che si comprenda che la capacità ricettiva delle strutture sarà ben diversa sino a quando il virus non sarà sconfitto, cosa che certo non avverrà in pochi mesi. Sarà necessario limitare gli accessi, tenere molti spazi liberi per consentirete il distanziamento di sicurezza. Gli albergatori dovranno anche sostenere costi importanti per la sanificazione. Insomma, al di là di quanto già fatto in ambito regionale, sarà dunque necessario definire un pacchetto di misure economico finanziarie ad hoc. Dobbiamo iniziare a ragionare sin d’ora su come riaprire più che sul quando».
Barbara Preziosi, coordinatrice provinciale di Italia Viva.
Il governo fallisce nell'Ue
"Il Governo fallisce in UE, accondiscendendo a un Mes 'light', svendendo di fatto la nostra Italia e ipotecando il futuro di intere generazioni, e propone in Italia la patrimoniale per far quadrare i conti. Le tasse vanno sempre diminuite, mai aumentate, soprattutto in un periodo di emergenza senza precedenti. Una vera follia, la proposta del Pd, di una Covid-tax. Sono giorni che chiediamo liquidità per le imprese e per i cittadini. Questo è il tempo di mettere denaro nelle tasche, non di toglierlo. L'Italia deve ripartire e può farlo puntando sulla pace fiscale ed edilizia, così come ribadito da Matteo Salvini. Azzerare tutto e soprattutto snellire la burocrazia, che è l'ennesimo cappio al collo degli italiani. Ad oggi solo promesse di bonus e fondi, con iter procedurali ingarbugliati o con siti istituzionali che vanno in tilt. Le settimane passano, ma i soldi non arrivano".
Valentino Grant (eurodeputato della Lega)
I soldi ai commercianti
«La Regione Campania ha assicurato 900 milioni di euro che dovrebbero coprire tutte le categorie, sia quelle turistiche che commerciali, in grave difficoltà. E’ un piano di emergenza per noi utile per cercare di soddisfare un po’ tutte le attività imprenditoriali e, ovviamente, che i lavorator».
Dopo Pasqua la Regione ci ha assicurato che avvierà anche con noi un confronto per capire quale attività potrebbe riaprire. Il motto di Confesercenti è “alzare i controlli ma riapriamo le attività”. Ovvero non bisogna bloccare ancora l’economia del nostro territorio, piuttosto obblighiamo ciascuna impresa a assicurare la sicurezza e la salute dei lavoratori, istituendi rigide regole e maggiori controlli. Chiediamo alla Regione Campania di istituire subito un tavolo di discussione per capire quando apriremo le aziende e con quali regole. Dobbiamo capire con loro quale sarà la nuova visione di commercio della nostra regione in base alle indicazioni ricevute dal Governo Nazionale. I nostri imprenditori devono poter decidere e pianificare se, come e quando riaprire le proprie attività. Ad oggi brancolano nel buio: non hanno ancora incassato indennizzi e devono organizzarsi per tempo per riaprire.
La riapertura delle attività slitterà, a breve per decreto, agli inizi di maggio. A nome delle nostre imprese campane e del Molise chiediamo con forza al Governo di fare chiarezza, perché le imprese da un lato sono ancora a casa per decreto legge e dall’altro non hanno avuto ancora accesso alle varie misure economiche. Parlo di tutte le categorie: le attività commerciali, le imprese, gli artigiani attendono di capire in che misura e in che modo si attiva la CIG per i lavoratori e in che misura e in che modo avranno riconosciuti i finanziamenti e gli indennizzi. Lo stesso dicasi per le partite IVA di ogni genere che stanno ancora attendendo in che misura e con quali criteri ricevere i 600 euro di bonus. Da un mese ascoltiamo i proclami del Governo, ma da queste parti non si è avuta una tangibile e reale opportunità per le imprese che stanno fallendo. Occorre un atto di trasparenza per capire quanto tempo le nostre aziende saranno chiuse e quando arriveranno concretamente i soldi per farle sopravvivere. Inoltre ci sono delle categorie che stanno lavorando per gli enti pubblici e per i privati (imprese di autotrasporto, di vigilanza, di pulizia, ecc…) che rischiano di non essere pagare né dagli uni e né dagli altri. Anche a loro va sospeso ogni tipo di pagamento, non c’è chiarezza su chi e come versare contributi e tasse. Queste imprese dovranno fallire? Come potranno pagare le tasse e i contributi? Non potranno farlo senza introiti. Infine bisogna già da dopo Pasqua stabilire le regole quando riapriranno le nostre attività. Ci sono imprese, per esempio nel settore turistico, che hanno bisogno di tempo, almeno 15 giorni, per riaprire, e mi riferisco, per esempio, alle strutture alberghiere e agli stabilimenti balneari».
Vincenzo Schiavo (presidente di Confesercenti Campania e Molise)