SudOnLine 10 marzo 2020 | Page 4

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"Serve mettere in sicurezza il Paese estendendo le misure di emergenza sanitaria della cosiddetta zona rossa a tutto il territorio nazionale, la salute degli italiani viene prima di tutto". Lo afferma il leader della Lega Matteo Salvini, che ha sentito il premier Giuseppe Conte e chiesto un incontro. "Ma, al contempo, sia a livello di governo italiano che a livello di Europa e Banca Centrale Europea, deve essere data TOTALE copertura economica a garanzia di imprese, posti di lavoro, risparmi, spese sanitarie. A QUALSIASI COSTO e usando QUALSIASI CIFRA serva. Subito", aggiunge.

"Considerato che anch'io per ragioni istituzionali e di lavoro nel mese scorso e nelle settimane precedenti all'emanazione dei Dpcm nazionali e dell'attuale ordinanza regionale della governatrice, ho viaggiato su treni e incontrato tante persone, ho deciso, pur non avendo alcuna sintomatologia, per prudenza e nel rispetto della comunità che amministro, di mettermi intanto in auto isolamento almeno per questa settimana. Continuerò a lavorare allo stesso modo e ad assistere la comunità da casa con le modalità operative che oggi abbiamo a disposizione". Lo comunica via Facebook il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto. "Cari concittadini - aggiunge -, per questa settimana il mio invito è quello di restare a casa. C'è chi può da casa continuare a lavorare con gli strumenti che oggi abbiamo a disposizione e chi può prendersi qualche giorno di riposo. Chi ha un'attività d'impresa potrebbe approfittare, se possibile, per anticipare un po' di ferie (forzate). Chi è tornato da fuori rimanga a casa per senso di responsabilità nei confronti dei nonni".".

Impennata dei decessi: +30%

Cresce l'allarme a Roma

Il contagio non si ferma e il governo adotta nuove misure L'ultima è la chiusura degli impianti sciistici in tutto il paese. Lo ha annunciato il ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia: “Bisogna rendere omogenee le prescrizioni in tutta Italia”. L’escalation del contagio non si ferma. E l’allarme scatta anche a roma, dove si teme una forte impennata dei contagi. Intanto, i numeri: al momento 7.985 persone risultano positive al virus. Ad oggi, in Italia sono stati 9.172 i casi totali. Nel dettaglio: i casi attualmente positivi sono 4.490 in Lombardia, 1.286 in Emilia-Romagna, 694 in Veneto, 337 in Piemonte, 313 nelle Marche, 206 in Toscana, 94 nel Lazio, 119 in Campania, 97 in Liguria, 89 in Friuli Venezia Giulia, 52 in Sicilia, 46 in Puglia, 33 nella Provincia autonoma di Trento, 30 in Abruzzo, 28 in Umbria, 14 in Molise, 19 in Sardegna, 15 in Valle d'Aosta, 9 in Calabria, 9 nella Provincia autonoma di Bolzano e 5 in Basilicata. Sono 724 le persone guarite. I deceduti sono 463, questo numero, però, potrà essere confermato solo dopo che l'Istituto Superiore di Sanità avrà stabilito la causa effettiva del decesso. In ogni caso, le vittime sono quasi il 30% in più rispetto a ieri. E aumentano fortemente anche i pazienti in terapia intensive. La protezione civile ha già ordinato oltre 2300 i ventilatori polmonari. 320 sono già in Distribuzione Lombardia Emilia e Piemonte. Per alleggerire le strutture della Lombardia sono stati disposti trasferimenti di altri pazienti per la maggior parte non affetti da coronavirus. Il ministro degli affari regionali, Boccia, ha annunciato la chiusura di tutti gli impianti sciistici del paese perché da parte di alcune stazioni sciistiche c'è stata una campagna di marketing per sollecitare alcuni studenti che non andavano a scuola ad andare in montagna. Da qui la reazione del governo che ha disposto la chiusura degli impianti sciistici in tutta Italia.

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