Ma nella guida del 1583 per le cappelle ormai realizzate è avvenuto un vero
e proprio spostamento a catena all’indietro, scalando tutte di una posizione.
Infatti la Tentazione viene arretrata passando ad occupare la cappella ove è tuttora, già prevista per il Battesimo; il Battesimo viene a trovarsi nel luogo previsto
per la Fuga in Egitto. E la Fuga perché dovrebbe, solo lei, esser spostata in un edificio eretto appositamente come volle il Galloni, indietreggiando solo di metà
percorso, e non deve seguire la sorte delle altre cappelle compiendo uno spostamento intero e passando cosi nell’edificio ottagono previsto per il Mistero che
la precedeva nell’ordine, cioè per la Strage degli innocenti?
Quest’ultima cappella ovviamente dovette venir spostata anche lei più in dietro, e ciò non poteva verificarsi che in direzione dell’attuale basilica, e precisamente verso la sua parte absidale. Proprio in quella zona esisteva un unico, assai
modesto edificio adibito a fornace per le statue, confinante con l’attuale lato
sinistro dello scurolo, l’unica costruzione a cui si potesse pensare per ubicarvi,
anche se dimessamente una cappella. Esso è ben individuabile nella Veduta del
Sacro Monte di Brera e nelle sue repliche di Caresanablot e della sacrestia del
Duomo di Torino; lo si può pure identificare nella planimetria dei «Libro dei
Misteri» in una struttura quadrata, tratteggiata in scuro e contrassegnata dalle
lettere B B, e lo si può ancora notare nella veduta xilografica del Sacro Monte
che accompagna le guide del 1589, 1591, ecc.
Questo edificio deve esser stato scelto, come ripiego, per collocarvi la Strage
degli innocenti.
Solo in questo modo tutto si risolve come per incanto; tutti i dubbi e tutte
le incertezze svaniscono. Si capisce così che la cappella della Strage era stata relegata in una posizione marginale ed in un edificio di second’ordine, quasi per
accantonare l’esecuzione dato l’eccessivo onere finanziario per una sua degna
attuazione, in attesa di tempi migliori; tempi che per altro non si fecero attendere molto, dato l’intervento provvidenziale di Carlo Emanuele I°, scavalcando
nell’ordine prestabilito la Fuga in Egitto ed inserendosi tra questa ed il Battesimo, ristabilendo così anche l’ordine proprio della narrazione evangelica.
Resta quindi definitivamente chiarito che la prima redazione della Fuga, immaginata dal Gallotti vicino all’attuale Strage degli innocenti non è mai esistita,
ma è stata solo un puro equivoco di quello studioso; solo così si capisce perché
non è mai comparsa in nessuna planimetria, veduta, guida e documento riguardante il Sacro Monte; resta in tal modo chiarito che non si è mai verificato il
caso assurdo di distruggere una cappella di pregio appena un decennio dopo la
sua erezione, con in più l’incongruenza di costruirne un’altra subito a lei vicino;
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