Grotta dei Pastori. La sua erezione è però di vari decenni più tarda rispetto alle
altre costruzioni di quel complesso.
Ovviamente nessun accenno ad una eventuale intenzione di innalzare questa
cappella si incontra nella guida del 1514; né essa ancora compare nella prima
veduta del Sacro Monte conservata a Brera (1540 o poco dopo) e nelle sue due
repliche della sacrestia del Duomo di Torino e della parrocchia di Caresanablot
nel Vercellese; così pure nulla ne dicono le due guide del 1566 e del 1570.
Al contrario, negli stessi anni, Galeazzo Alessi nel «Libro dei Misteri» ne
tratta ripetutamente. Infatti nella premessa scrive: «Nella Cappella congiunta a questa (ossia alla Circoncisione), ancora imperfetta, faccivisi Giuseppe tutto
langui do riposarsi, dormendo nell’uno de’ Iati dela casa sua, et l’Angelo d’Iddio
tutto risplendente lo auisi a fuggirsene in Egitto insieme con Maria Vergine et col
Fig(lio)lo et intorno a detto Tempio dipinghinsi dei paesi che mostrino la Regione,
doue essi hauerànno da caminare;».
Nella planimetria generale del Sacro Monte che segue alla premessa la cappella è già delineata chiaramente nel gruppo degli edifici di Betlemme, ma con
l’orientamento alterato e rivolto verso mezzogiorno insieme alla cappella della
Circoncisione per poter raffigurare la sottostante grotta della Natività; l’accompagna la didascalia: «L’angelo annu(nz)zia a S. Josepp che fugga in Egitto». Nella parte poi delle illustrazioni, ripetendo in scala maggiore la pianta del complesso di Betlemme, la cappella compare, sempre orientata in modo alterato verso
mezzogiorno come la contigua Circoncisione, ma viene indicata genericamente
come «Cappella sopra terra».
Poche pagine dopo, dovendo illustrare il suo progetto per questo mistero,
l’Alessi vi dedica solo una tavola con lo spaccato di una costruzione priva di
particolari caratteristiche architettoniche (ed in realtà anche senza . una rispondenza diretta con le strutture della cappella vera); nell’interno vi è raffigurato
in un bozzetto l’annunzio dell’angelo a S. Giuseppe seduto a terra e dormiente
davanti ad una capanna semidiroccata posta sulla destra, mentre sulla sinistra
campeggiano due alberi dietro ai quali si scorge uno sfondo di paesaggio. La
didascalia dice: «La figura da farse in Bettelem in la capella segnata E», e più
sotto: «Le mesure di questa Capella non me è parso ponerle in questo foglio esendo
già la Capella fatta et il Pittore potra regolarse cola grandezza di essa».
Una più esatta planimetria della costruzione si trova poi in un successivo progetto di pianificazione dell’area centrale del Sacro Monte, databile tra il 1575 e
l’80, della raccolta Ferrari nella Biblioteca Ambrosiana di Milano.
Se si tiene dunque conto che la datazione più esatta del «Libro dei Misteri»
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